lunedì 10 dicembre 2012

Madame Sbatterflay e gli altri "paesi bassi"

"Non ci resta che ridere, care Madame Sbatterflay. Anche se lo spread sale e il Walter scende, e a noi rimane solo il bandolero stanco, il nostro bell'addormentato nei boxer. Anche se in tempi di vacche magre (beate loro!), i politici fanno a gara a chi la combina più grossa, se Emi(nens) non paga l'Imu, il Berlu alza i tacchi, e l'uomo del Monti dice no. Se siamo passati dall'onorevole Bocchino all'onorevole Passera. Se certa gente non sa più cosa inventarsi: lo scalda-walter e il pisciavelox, i preservativi firmati e il certificato di garanzia per la Jolanda. Se Belén va con Belìn, Carla è sempre più snob e George Clooney sempre più tronco di pino."

Ci deve essere un motivo per cui Luciana Littizzetto è la comica più letta d'Italia. Forse perché nessuno, come lei, riesce a mettere a fuoco i nostri grandi difetti e le nostre piccole debolezze. Perché nei suoi monologhi sono ugualmente nudi il re e tutti i suoi sudditi. Perché, anche in questo nuovo libro, parlando della Jolanda e degli altri paesi bassi, crea una visione del mondo (una walterschauung) tutta sua, capace di compiere un miracolo: farci divertire anche quando non c'è proprio niente da ridere.

Già, ridere. Ai tempi della crisi un’impresa non facile, ma è una scommessa già vinta se a cimentarsi nella difficile tenzone è la Luciana nazionale: l’autrice e attrice più irriverente del momento, ancora una volta usa la sua graffiante ironia contro i personaggi che popolano, a vario titolo, le pagine dei giornali e le trasmissioni televisiva del nostro tempo, divertendo il lettore e facendo dimenticare, almeno per un po’, i problemi che ci perseguitano.

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