Dunque, iniziamo dalla terza di copertina.
C'è una rapina nella casa di uno scrittore molto noto;
col bottino sparisce anche il computer in cui è salvato il suo ultimo romanzo non
ancora consegnato alla casa editrice e incautamente non conservato in altro
modo. Da questo momento il racconto comincia a scivolare come argento vivo sul piano
accidentato della sua avventura, e si insinua, imprendibile e vivificante come
il metallo liquido degli alchimisti, nel tran tran quotidiano dei tanti e
diversi protagonisti. Ognuno dei quali sarebbe per sorte lontanissimo dagli
altri, ma si trova suo malgrado coinvolto...
Grande varietà di personaggi che come gocce di mercurio liquido si incontrano-scontrano-separano-incrociano, con i loro pezzi di quotidianità: è questo che mette in campo Marco Malvaldi nel suo "Argento vivo", e che fa muovere intorno
alle eventualità aperte dallo svolgersi dell'inchiesta di Polizia, su cui a loro
volta gli individui incidono inconsapevoli con le scelte che fanno, creando una
commedia dai toni gialli sugli incroci del destino.
E' ogni volta un piacere leggere Malvaldi, ironico e dissacrante come sempre con il suo linguaggio frizzante e fluido, anche se - devo ammettere - in "Argento vivo" c'è la sensazione che manchi qualcosa, forse un guizzo
di originalità, o un finale (che in realtà sono più di uno) meno scontato.
Lo consiglio tuttavia a chi vuol godersi i frutti sorprendenti di azioni, reazioni e
interazioni umane, a chi vuol bersi senza tante pretese un giallo brillante, dai dialoghi
effervescenti e dalle limpide - anche se a volte un po' forzate - vicissitudini.
... dalla Divina Commedia ad Harry Potter, passando per Gutenberg, gli e-books, i social-media, la grammatica italiana e le recensioni, la poesia e i classici, la letteratura per i bambini di ieri, oggi e domani, la fotografia e l'arte, le nuove forme di comunicazione... e giù giù fino all'editoria, alle biblioteche, agli incipit, agli appuntamenti letterari, alle mostre, alle novità, agli esordienti. Per i quali - non lo nego - ho un debole...
venerdì 29 novembre 2013
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