Quanti di voi preferiscono leggere su carta? Molti. E tanti hanno dato le motivazioni più disparate: l'odore delle pagine, l'attaccamento e l'affetto veri e propri verso il libro, la copertina, il fatto di possedere il libro che si sente appartenerci. Ebbene, GoodEReader ha cercato di mettere insieme le risposte che i neurolinguisti e gli psicologi hanno dato alla domanda fatidica: perché la carta?
Perché al libro digitale manca un punto di riferimento.
Il formato digitale consente per natura di visualizzare non più di una pagina per volta, senza dare al lettore un'idea generale dell'avanzamento nella lettura: quello che vediamo è il modificarsi della percentuale di lettura e - a volte, ma non su tutti i dispositivi - il variare del numero delle pagine; quello che non vediamo è invece lo scorrere le pagine da destra a sinistra, l'occhio e il dito che scorrono dall'inizio di una pagina alla fine della successiva; non sentiamo il libro pesante prima nella mano destra, per poi sbilanciarsi sempre di più sulla sinistra; non abbiamo una netta percezione del "traguardo" raggiunto alla fine del capitolo; non abbiamo una chiara idea di dove finisca un capitolo e ne inizi un altro, semplicemente perché non vediamo mezza pagina bianca sulla sinistra e una chiara intestazione del capitolo dieci sulla destra.
E ancora: concentrarsi leggendo su uno schermo, o addirittura studiandovi, non consente al cervello di creare punti di riferimento né di utilizzare la memoria visiva. Studiando per il compito in classe di storia, quella volta in quarta superiore, siete tornati indietro di due pagine perché non vi ricordavate quella cavolo di data, e sapevate che l'avreste trovata lì. Questo non l'avreste fatto (non l'avremmo fatto) se il libro di storia fosse stato digitale, semplicemente perché le pagine su uno schermo appaiono un attimo e scompaiono subito dopo per lasciar posto a quelle successive.
L'eBook, in pratica, spinge i lettori ad andare avanti, sempre più avanti, senza mai fermarsi.
Mette fretta, insomma, e lascia senza punti d'appoggio...
fonte & read more @ Linkiesta
... dalla Divina Commedia ad Harry Potter, passando per Gutenberg, gli e-books, i social-media, la grammatica italiana e le recensioni, la poesia e i classici, la letteratura per i bambini di ieri, oggi e domani, la fotografia e l'arte, le nuove forme di comunicazione... e giù giù fino all'editoria, alle biblioteche, agli incipit, agli appuntamenti letterari, alle mostre, alle novità, agli esordienti. Per i quali - non lo nego - ho un debole...
lunedì 28 dicembre 2015
Nella mancanza di punti di riferimento il flop dei libri digitali
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