giovedì 17 settembre 2015

"Toglimi le mani di dosso": dal blog di Olga Ricci ora il libro

Da un blog che raccoglie storie di donne che hanno sperimentato la violenza sul posto di lavoro, la giornalista Olga Ricci ha scritto un libro: “Toglimi le mani di dosso”. Ma qual è il limite tra gentilezza e reato?

Quando un collega o un capo dice ad una donna che è carina, la invita a cena, manda fiori, tocca, ammicca, insiste, dov’è il limite tra gentilezza e reato? Dice la psicologa Alessandra Pauncz, esperta di maltrattamenti psicologici e violenza di genere che per orientarci bisogna seguire «la percezione del comportamento: se la destinataria dice no, qualunque esso sia, anche un galante complimento, vuol dire che bisogna farla finita. Punto. Negli uffici si sta insieme 8 e più ore, si ride e ci si stressa, a volte nascono storie d’amore: il punto del consenso è dirimente. Gli uomini devono assumerlo e rispettarlo, le aziende hanno il dovere di creare codici etici e fare corsi di formazione evolutivi in questa direzione». 
La legge definisce molestia un comportamento indesiderato connesso al sesso che viola la dignità di chi lo riceve e crea un clima umiliante o intimidatorio. È sempre bene reagire in modo chiaro e diretto, possono seguire azioni ufficiali (in caso, rivolgersi al consigliere di parità territoriale, è gratuito) ma soprattutto: mai implodere, sempre raccontare. Lo sa bene Olga Ricci, giornalista free lance, creatrice del blog “Il porco al lavoro” dove ha raccontato la sua storia di molestie, violenze e ricatti in un giornale di provincia, l’affresco di un sistema di potere maschilista e paramafioso, ora diventato “Toglimi le mani di dosso”, libro pubblicato da Chiarelettere. Il suo spazio virtuale oggi è collettore di storie reali a base di prepotenza e sopraffazione.
 
 

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