mercoledì 24 agosto 2016

Macchine da scrivere: la storia dietro ad un tasto

Perché nel 1873 la macchina per scrivere adottò la tastiera QWERTY? Quando venne introdotta la "chiocciola" @? Quando il tasto shift e perché? Sono alcune delle domande che trovano risposta nel libro "Macchine per scrivere: uomini, storie e invenzioni dalle origini ai giorni nostri" scritto dal giornalista cesenate Cristiano Riciputi e da Domenico Scarzello, presidente nazionale dell'Associazione Collezionisti macchine per ufficio d'epoca. La stampa è stata eseguita presso la Stilgraf di Cesena, mentre la parte grafica è stata affidata alla Mark&Thing di Torino.

Caso unico e senza precedenti nell'editoria italiana e internazionale, questo percorso tematico prende avvio dalla mostra di macchine che nel 2013 Riciputi ha allestito a Sarsina, nel forlivese il cui successo di visite (800 in 5 giorni) ha stimolato la volontà di mettere per iscritto le curiosità che il pubblico chiedeva. Si tratta del primo libro in lingua italiana sulla storia delle macchine per scrivere, dai pionieri (viene svelato chi è il vero inventore della macchina per scrivere) fino alla Sholes&Glidden e ai principali costruttori compresa l'italianissima e rarissima Fontana Baby. Ampio spazio alla Olivetti, al primo computer desktop del mondo (che è italiano e non americano, il P101 Olivetti).

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