Ultimi giorni per partecipare alla 44ª edizione del Premio Gran Giallo Città di Cattolica.
Il prestigioso concorso organizzato dal Comune di Cattolica in collaborazione con Il Giallo Mondadori forte del successo delle ultime edizioni torna puntuale anche quest'anno con la sua giuria d'eccezione formata da Cristiana Astori, Annamaria Fassio, Franco Forte, Carlo Lucarelli, Valerio Massimo Manfredi, Marinella Manicardi, Andrea G. Pinketts e Simonetta Salvetti.
I racconti dovranno tassativamente pervenire sia via mail che in forma cartacea, secondo le modalità contenute nel bando (vedi link sotto), entro e non oltre il 3 aprile 2017 (non farà fede il timbro postale), pena l'esclusione.
Per partecipare al concorso bisognerà dimostrare di essere appassionati di gialli, per questo andrà allegato alla copia cartacea del racconto il Certificato di Partecipazione(CdP) del 2016 o 2017 ritagliato in originale e pubblicato in ogni fascicolo de Il giallo Mondadori (come da fac-simile riportato in calce al bando).
La premiazione del Concorso è prevista il 24 Giugno a conclusione della manifestazione che si svolgerà a Cattolica dal 22 al 24 giugno 2017. Anche quest'anno il miglior racconto giallo inedito verrà premiato insieme al romanzo vincitore del prestigioso Premio Alberto Tedeschi che vide la luce proprio a Cattolica 38 anni fa.
Bando: http://www.mystfest.com/documenti/bando-grangiallo2016-it.pdf
Info: http://www.mystfest.com/presentazione-grangiallo.php
... dalla Divina Commedia ad Harry Potter, passando per Gutenberg, gli e-books, i social-media, la grammatica italiana e le recensioni, la poesia e i classici, la letteratura per i bambini di ieri, oggi e domani, la fotografia e l'arte, le nuove forme di comunicazione... e giù giù fino all'editoria, alle biblioteche, agli incipit, agli appuntamenti letterari, alle mostre, alle novità, agli esordienti. Per i quali - non lo nego - ho un debole...
giovedì 30 marzo 2017
martedì 14 marzo 2017
Con "La grande via" di Luigi Fontana e Franco Berrino i segreti della longevità
«Vivere
più a lungo si può». Come? Secondo Luigi
Fontana
(medico
e scienziato di origini altogardesane, tra i massimi esperti mondiali
nel campo della nutrizione), che con il contributo di
Franco
Berrino
(medico
ed epidemiologo, direttore del Dipartimento di medicina preventiva
dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano) ha
da poco pubblicato “La
grande via”,
il segreto della longevità consisterebbe
nella combinazione di buone abitudini, volte da un lato a nutrire il
corpo con la giusta quantità di cibo sano e dall'altro a mantenerlo
in forma, sia con un esercizio fisico regolare sia con tecniche per
coltivare la mente e lo spirito.
Troppo semplice? Sì, ma attenzione:
il libro, uscito solo una decina di giorni fa per Mondadori (346
pagine, 17 euro la versione cartacea e 9,90 quella digitale) e già
schizzato in vetta alla classifica dei più venduti, non è
uno dei tanti ed ormai inflazionati manuali di nutrizione, fitness o
meditazione, bensì il frutto di lunghi processi di studio che,
sintetizzati in un unico prodotto, si propone al grande pubblico come
un vero e proprio atto di informazione e divulgazione scientifica
destinato a varcare le porte degli atenei, per essere messo a
disposizione di tutti. Tra le pagine quindi nessun trattato medico,
nessun dogma o ricetta miracolosa, quanto semmai una buona dose di
consigli - per nulla banali perché confermati da ricerche e indagini
di laboratorio - per prevenire le malattie, rinforzare lo stato di
salute psicofisica, vivere una vita felice. Con se stessi,
innanzitutto.
«L'intento
è stato semplicemente quello di proporre ciò che l'antica saggezza
dei popoli ha tramandato fino a noi e che la ricerca scientifica ha
oggi potuto confermare - spiega Luigi Fontana, che assieme a Franco
Berrino e alla
giornalista Enrica Bortolazzi già
un paio di anni fa ha fondato l'associazione
da cui il libro prende il titolo -
Traendo spunto dal Codice europeo contro il cancro e da recenti studi
sperimentali, in questo volume abbiamo dunque illustrato come alcune
conoscenze empiriche di molte tradizioni culturali e le attuali
conoscenze scientifiche stiano oggi convergendo tra loro, dimostrando
così che la chiave della longevità non sia altro che il giusto mix
tra un'alimentazione sana e di qualità, un esercizio fisico costante
ed un training cognitivo che ci permetta di nutrire la mente, vivere
il presente in armonia con noi stessi. Le
cause della maggior parte delle malattie croniche si nascondono
infatti nella nostra vita quotidiana. In tutto il mondo le
istituzioni scientifiche e sanitarie sono chiamate però a rispondere
a leggi di mercato che hanno interesse a mantenerci in vita ma non in
salute; ci sono tuttavia sempre più prove scientifiche che indicano
come opportune alcune scelte nutrizionali e di attività fisica che,
se associate a tecniche di training cognitivo, di respirazione e
meditazione, diventano quanto mai essenziali per rallentare i
processi d'invecchiamento, favorire una longevità in salute,
prevenire le malattie tipiche della nostra era o facilitarne la
guarigione».
Senza dimenticare
però tutto ciò che ci circonda.
«La
salute personale è importante ma solo se vista in un contesto più
ampio - continua Fontana - Penso
che quel che manca al giorno d'oggi sia la consapevolezza del fatto
che abbiamo le conoscenze per vivere in un mondo fantastico e per
aumentare le nostre probabilità di giungere in salute a un’età
avanzata vivendo in un mondo sano e pulito: per migliorare lo stato
di salute dell’uomo e dell’ambiente ognuno di noi dovrebbe però
fare qualcosa, a partire da se stesso, il modo in cui pensa e vive.
Tutti insieme possiamo infatti collaborare per ridisegnare un nuovo
sistema di sviluppo economico e industriale incentrato
sull’efficienza e resilienza energetica e la salvaguardia della
salute, e non del capitale finanziario delle multinazionali. E per
farlo, basterebbe semplicemente abbandonare il paradigma che mira a
produrre più cibo ed energia a basso costo a favore di un nuovo
modello che opti per la creazione di prodotti e servizi di alta
qualità, che rispettino il benessere dell’uomo e dell’ambiente:
la felicità e il benessere non dipendono solo dall’acquisizione di
beni materiali e dalla crescita economica ma vengono alimentati dal
nostro stato di salute fisica, psicologica e spirituale, dalla
ricchezza delle nostre relazioni sociali e culturali, oltre che dalla
qualità dell’ambiente che sostiene tutta la vita sulla Terra, il
nostro vero, grande ed unico capitale. Abbiamo
dunque scritto questo libro in base sì alla nostra esperienza
scientifica e clinica - conclude Luigi Fontana - ma con gratitudine e
rispetto verso le migliaia di persone che hanno partecipato agli
studi e i pazienti che ci hanno affidato la loro speranza di
guarigione: ci auguriamo dunque che “La
grande via”
contribuisca a proteggere i lettori da informazioni distorte e
interessate, dai venditori di magici piani nutrizionali o integratori
miracolosi ma soprattutto inviti tutti noi ad un'articolata
riflessione personale e collettiva attorno al concetto di salute».
Gli autori:
Originario di Riva del Garda (TN), Luigi Fontana è medico e scienziato, professore
Franco Berrino è medico, epidemiologo, direttore del Dipartimento di Medicina preventiva dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano. Nella sua attività quarantennale di ricerca e prevenzione ha promosso lo sviluppo dei registri tumori in Italia e coordinato i registri tumori europei per lo studio della sopravvivenza dei malati. Ha coinvolto decine di migliaia di persone in studi sulle cause delle malattie croniche: i risultati gli hanno consentito di promuovere sperimentazioni per modificare lo stile di vita allo scopo di prevenire l'incidenza e la progressione dei carcinomi.
fonte: Paola Malcotti - giornale l'Adige di domenica 12 marzo 2017
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lunedì 6 marzo 2017
"Storie di Donne": il bando della 12a edizione
Torna lo spazio aperto alle voci femminili che raccontano di sé, della loro vita e delle loro esperienze, di ciò che è reale e quotidiano, ma anche dei sogni e delle ambizioni, delle piccole e grandi «evasioni». È disponibile sui siti web del Comune di Arco - TN (www.comune.arco.tn.it) e della biblioteca di Arco (http://biblioteca.comune.arco.tn.it), il bando della 12esima edizione del concorso letterario «Storie di donne», organizzato dall'assessorato alla cultura del Comune e dalla biblioteca civica «Bruno Emmert», aperto a racconti brevi inediti in lingua italiana e ad autrici di tutte le nazionalità, con la tradizione sezione speciale dedicata al tema dell'alcolismo femminile, realizzato in collaborazione con il gruppo Santo Stefano Riabilitazione dell'ospedale San Pancrazio.
Regolamento:
Consegna degli elaborati entro le ore 12 del 31 marzo. La lunghezza dei racconti non deve superare cinque fogli, scritti su una sola facciata, formato A4, di trenta righe dattiloscritte ciascuna, con un massimo di 60 battute per riga. Alle prime tre opere classificate nelle due diverse sezioni va un premio che consiste in un buono-acquisti rispettivamente di 300, 200 e 100 euro. Non è richiesta quota d'iscrizione.
Informazioni:
Presso la biblioteca civica «Emmert», al numero di telefono 0464-583657, oppure all’indirizzo email arco@biblio.infotn.it. I racconti devono pervenire in busta chiusa in tre copie cartacee e su supporto elettronico (cd-rom o dvd) per posta all'indirizzo «Storie di donne» (oppure «Storie di donne – Sezione speciale»), c.a. di Alessandro Demartin, piazza Tre Novembre, 38062 Arco (TN), oppure consegnate a mano all'Ufficio protocollo (stesso indirizzo, aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, il giovedì anche dalle 14.30 alle 16.30). Le copie cartacee devono essere completamente anonime, senza firma o segni particolari che possano far riconoscere l’autrice; il nominativo con il recapito va allegato a parte, in una busta chiusa da inserire in quella dove si collocano i racconti. Gli elaborati saranno esaminati da una commissione giudicatrice composta da quattro membri in àmbito letterario, giornalistico, medico, il cui giudizio sarà insindacabile. Si ricorda che in biblioteca sono disponibili le pubblicazioni realizzate con i racconti vincitori e segnalati delle edizioni precedenti.
c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva
Regolamento:
Consegna degli elaborati entro le ore 12 del 31 marzo. La lunghezza dei racconti non deve superare cinque fogli, scritti su una sola facciata, formato A4, di trenta righe dattiloscritte ciascuna, con un massimo di 60 battute per riga. Alle prime tre opere classificate nelle due diverse sezioni va un premio che consiste in un buono-acquisti rispettivamente di 300, 200 e 100 euro. Non è richiesta quota d'iscrizione.
Informazioni:
Presso la biblioteca civica «Emmert», al numero di telefono 0464-583657, oppure all’indirizzo email arco@biblio.infotn.it. I racconti devono pervenire in busta chiusa in tre copie cartacee e su supporto elettronico (cd-rom o dvd) per posta all'indirizzo «Storie di donne» (oppure «Storie di donne – Sezione speciale»), c.a. di Alessandro Demartin, piazza Tre Novembre, 38062 Arco (TN), oppure consegnate a mano all'Ufficio protocollo (stesso indirizzo, aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, il giovedì anche dalle 14.30 alle 16.30). Le copie cartacee devono essere completamente anonime, senza firma o segni particolari che possano far riconoscere l’autrice; il nominativo con il recapito va allegato a parte, in una busta chiusa da inserire in quella dove si collocano i racconti. Gli elaborati saranno esaminati da una commissione giudicatrice composta da quattro membri in àmbito letterario, giornalistico, medico, il cui giudizio sarà insindacabile. Si ricorda che in biblioteca sono disponibili le pubblicazioni realizzate con i racconti vincitori e segnalati delle edizioni precedenti.
c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva
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domenica 5 marzo 2017
Con la delicatezza dei ricordi Valèrie Perrin scrive "Il quaderno dell'amore perduto"
“Il quaderno dell’amore perduto” è il romanzo - delicato e prorompente, ma comunque d’esordio - di Valérie Perrin. Alternando la storia di Hélène, un'anziana ospite di una casa di riposo, alla voce della sua narratrice, giovane infermiera orfana, l'autrice intesse una trama emozionante e avvincente; indagando il mondo degli anziani, Perrin dimostra di conoscere bene le loro emozioni e l’importanza del ruolo che viene affidato alla memoria in quel determinato periodo della loro vita in cui il presente sembra non donare più molte aspettative.
Amori difficili, persi, ritrovati. Amori intrecciati tra trame contorte e affascinanti, confusi, struggenti: "Il quaderno dell'amore perduto" è uno di quei romanzi che inizi a leggere non sapendo bene dove andrà a parare, ma che ben presto riesce a coinvolgere, perché intenso e travolgente, finanche doloroso. E' una storia storia delicata, quella che sfiora le pagine, che permette a noi lettori ritrovare il coraggio di riflettere e tornare ad essere noi stessi; un libro che ci ricorda come soffrire e gioire, indistintamente, faccia parte della vita. Ci ricorda come l’amore possa essere potente ma anche difficile, complicato, distruttivo.
La trama:
La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l’una uguale all’altra. Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly - un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia - e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo conclusivo di un’esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi - quell’amore - dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l'amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino? Una storia delicata e commovente, un'autrice capace di descrivere con efficacia e tenerezza ogni sfaccettatura dei sentimenti: sono questi gli elementi che hanno conquistato la critica e che rendono Il quaderno dell'amore perduto un romanzo destinato a restare a lungo nel cuore di tutti i lettori che credono nel potere dei ricordi e dell'amore.
Amori difficili, persi, ritrovati. Amori intrecciati tra trame contorte e affascinanti, confusi, struggenti: "Il quaderno dell'amore perduto" è uno di quei romanzi che inizi a leggere non sapendo bene dove andrà a parare, ma che ben presto riesce a coinvolgere, perché intenso e travolgente, finanche doloroso. E' una storia storia delicata, quella che sfiora le pagine, che permette a noi lettori ritrovare il coraggio di riflettere e tornare ad essere noi stessi; un libro che ci ricorda come soffrire e gioire, indistintamente, faccia parte della vita. Ci ricorda come l’amore possa essere potente ma anche difficile, complicato, distruttivo.
La trama:
La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l’una uguale all’altra. Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly - un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia - e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo conclusivo di un’esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi - quell’amore - dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l'amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino? Una storia delicata e commovente, un'autrice capace di descrivere con efficacia e tenerezza ogni sfaccettatura dei sentimenti: sono questi gli elementi che hanno conquistato la critica e che rendono Il quaderno dell'amore perduto un romanzo destinato a restare a lungo nel cuore di tutti i lettori che credono nel potere dei ricordi e dell'amore.
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