lunedì 6 febbraio 2017

Nasce Librì, un progetto editoriale per educare i bambini alla lettura

Cambiare la cultura italiana in una generazione attraverso l'educazione. È la sfida di Librì - Progetti Educativi, che per portare tematiche quali la sostenibilità ambientale, l'integrazione, le buone maniere, l'elaborazione del lutto e la gentilezza ai più piccoli, ha ideato una serie di kit educativi destinati al mondo della scuola. 

«Crediamo fermamente che l'educazione sia il motore del mondo - ha detto Maria Cristina Zannoner , amministratore delegato dell'impresa editoriale - è per questo che ci siamo impegnati nella diffusione di un'educazione attiva, attenta ai problemi del momento, con argomenti trasversali alle discipline didattiche». I progetti di Librì sono partiti con la formazione di una community di 20 mila insegnanti «fidelizzati», che stanno già lavorando nelle proprie classi con i kit educativi che sono stati loro consegnati. Si tratta di valigette di carta, ognuna su un tema specifico, che contengono un libro per ogni bambino, una guida per l'insegnante e un poster illustrato con delle finestrelle che si possono aprire per scoprire i «consigli» da seguire nella vita quotidiana per il risparmio energetico, la gestione dei rifiuti, la cultura della salute e del benessere, per la condivisione e la collaborazione tra le persone; una web app per tablet e smartphone completa il materiale di supporto ai piccoli. «L'obiettivo di quest'anno - ha detto Zannoner - è raggiungere 500 mila bambini». Una volta che i kit vengono richiesti dagli insegnanti sul sito di Librì e distribuiti gratuitamente, le classi lavorano attivamente sulla tematica scelta e partecipano ai concorsi indetti dalla casa editrice. E per gli adolescenti, l'editore ha pensato a progetti da veicolare sul web in collaborazione con la piattaforma Blasteem. Per Zannoner, l'educazione «è un atto politico, un credo assoluto». 

«Gli insegnanti fanno molto - ha detto - ma spesso sono abbandonati a loro stessi». Ecco quindi l'idea di un supporto editoriale che si aggiunge ai libri scolastici e che fonda la comunicazione educativa sulle potenzialità dell'illustrazione. «Io dico sempre - ha spiegato l'ad - che un libro deve entrare in un rapporto sensuale con il bambino, come fosse un gioco: c'è la scrittura, c'è l'immaginazione e c'è l'illustrazione che resta con lui e lo fa sognare per lungo tempo». «I bambini sono stupendi perché sono molto diretti - dice Zannoner - se si parla loro direttamente, possono ascoltare qualunque argomento e se il concetto viene amplificato dall'illustrazione, si riempiono del messaggio che gli si sta passando. È un potere immenso: questa è l'educazione».

fonte: giornale l'Adige
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