domenica 28 settembre 2014

"On writing" di Stephen King

"Scrivere è un'operazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza. Non c'è bisogno che si lancino in orazioni. Di solito credere è già sufficiente..." - S. King

Più che un manuale tecnico per aspiranti scrittori, "On writing" è - come sottolinea l'autore - un'autobiografia del mestiere, in cui la storia personale e professionale di King si fondono totalmente. Il capitolo d'apertura, "Curriculum vitae" ripercorre infatti - attraverso un'autonarrazione avvincente, ironica e magistralmente descritta grazie ad una sana dose d'umiltà ed un linguaggio schietto e popolare - gli anni della formazione, passando attraverso i momenti di crescita, per ripercorrere l'ascesa professionale culminata con il grande successo di "Carrie".

Nella seconda parte del libro (non un vero e proprio manuale di scrittura bensì piuttosto una "chiacchierata" a tu-per-tu con King), "La cassetta degli attrezzi" è invece una disincantata - ma non banale - elencazione dei ferri del mestiere. "Sullo scrivere" illustra invece le fasi del racconto creativo fino all'approdo editoriale; infine "Sul vivere" l'autore racconta di come abbia visto la morte da vicino dopo lo spaventoso incidente in cui venne coinvolto e come, grazie alla scrittura, tornò alla vita.

Ecco dunque che concetti fondamentali si affiancano a esperienze di vita di Stephen King, che in "On writing" si limita semplicemente a sviluppare un discorso sul perché e sul percome di una passione trasformata in professione, infarcendolo di consigli, ma mai di dogmi. La sua visione della scrittura narrativa dunque come totale assenza di schemi preparatori, scalette, e altri interventi che tolgono carburante alla fantasia, e che rappresentano l'essenza stessa della scrittura.

Una lettura obbligatoria per chiunque voglia tenere una penna in mano, un libro che ogni aspirante scrittore dovrebbe leggere. Con umiltà.

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