
Il punto di partenza del libro sono stati sicuramente i personaggi: volevo creare un mondo dove tutti avessero un punto debole particolare, qualcosa che li rendesse vulnerabili, che fosse la famiglia o un passato turbolento o magari un segreto mai confessato.
Questi personaggi, e i loro segreti, diventano parte della trama tessuta dall'assassino. La storia è narrata come un mosaico che, pezzo per pezzo, porterà alla verità.
Mi piacerebbe poter dire che la creazione della storia è stata ragionata a tavolino, ma in realtà sia i personaggi sia le vicende sia il luogo in cui si svolgono (Seattle, negli Stati Uniti) si sono sviluppati con naturalezza e spontaneità. Per esempio, all'inizio il libro era ambientato fra Londra e la Scozia, ma mi sono resa conto immediatamente che, per qualche ragione, l'alchimia di questi due luoghi - per altro meravigliosi - non funzionava. Seattle era una città che conoscevo e adoravo, circondata dal mare e dalle Montagne Rocciose, e, con l'ignoranza di chi fa le cose per la prima volta, ho deciso di prendere la mia storia e trasportarla al di là dell'Atlantico. Forse è stata la miglior decisione che abbia mai preso perché Seattle, con la sua luce argentata e il verde sfolgorante dei boschi, con le montagne innevate in lontananza e i traghetti che vanno da un'isola all'altra, è diventata un altro personaggio e ha definito e dato forma alla storia in ogni modo possibile e immaginabile...
fonte & read more V.M. Giambanco Il Libraio.it
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