martedì 14 maggio 2013

"L'occhio del fotografo" di M. Freeman

L’occhio del fotografo è un concetto astratto ma non è altro che quella abilità che un fotografo dovrebbe avere per individuare le opportunità fotografiche, scovare o creare scene che portino ad una bella composizione e quindi ad una foto di successo. Questa abilità non è necessariamente un talento innato, bensì qualcosa che si può anche imparare o affinare nel tempo. Ecco perché "L'occhio del fotografo" di Michael Freeman rappresenta quel testo fondamentale che tutti dovrebbero leggere prima o poi, un libro serio e ricco di contenuti che insegna la composizione, sia nei suoi aspetti più tecnici che in quelli più artistici, un manuale per "addestrare" l'occhio fotografico.

Un'adeguata padronanza delle regole della composizione è infatti indispensabile per realizzare fotografie efficaci. La capacità di riconoscere un'opportunità fotografica e di organizzare gli elementi grafici in un insieme riuscito è da sempre una delle qualità più apprezzate in un fotografo. La svolta digitale ha influenzato profondamente il modo di avvicinarsi alla fotografia, rivoluzionando le tecniche della composizione, innanzitutto perché l'immediato feedback possibile permette di valutare e migliorare all'istante le proprie foto, in secondo luogo perché i software per l'elaborazione delle immagini consentono di alterare e ottimizzare la composizione anche dopo aver eseguito lo scatto. Il libro di Michael Freeman esplora gli approcci tradizionali alla composizione, ma affronta anche alcune tecniche digitali, come lo stiching e High Dynamic Range Imaging, che si avvalgono delle nuove tecnologie per ampliare le possibilità creative senza compromettere l'originalità della visione del fotografo.

E' molto difficile trovare un libro che si occupi della fotografia a livello di composizione, e questo è uno dei pochi. Affronta l'argomento in modo molto asciutto ed esaustivo, ed è anche pratico perchè pieno di foto esemplificative che mostrano come cambia l'impatto della foto in base alla sua composizione. Tra le varie cose infatti spiega come "ragiona" l'occhio umano quando guarda, ed aiuta quindi a capire come non "disperdere", o meglio ancora ad esaltare, il contenuto della foto con (ad esempio) prospettive, disposizione dei soggetti o dei colori errate.

Per gli appassionati, questo è un testo che non può mancare nella propria biblioteca.

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