venerdì 26 aprile 2013

Nessuna crisi al 26° Salone del Libro di Torino

Ernesto Ferrero non ha dubbi: il 26° Salone del Libro ''non sarà il Salone del pianto, delle ceneri, dei lamenti e delle deprecazioni''. Il direttore della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, ha presentao la manifestazione in programma dal 16 al 20 maggio 2013 al Lingotto di Torino. ''Sarà un Salone allegro, festoso, propositivo e interattivo. Gli editori, d'altra parte - ha detto Ferrero - a navigare in acque difficili sono abituati da sempre e sono attrezzati. La crisi dal Lingotto non si vedrà''.

Non a caso, viene da dire, lo slogan di quest'anno è piuttosto ambizioso: "Dove osano le idee".
''Lo spirito del Salone - ha spiegato ancora Ferrero - sarà quello di ritrovare il gusto della sfida intellettuale, tornare a creare progetti di ampio respiro basati sulla cultura, per rilanciare un Paese che da troppo tempo ha smesso di pensare il proprio futuro accontentandosi di vivere alla giornata. Dopo decenni passati ad arrabattarsi nel piccolo cabotaggio, questo Paese deve compiere il salto che connota l'eta' matura e decidere da solo cosa vuole fare da grande, senza correre a piagnucolare dal grande e benemerito nonno Giorgio (Napolitano, ndr)''.

''La cultura - ha osservato - è stata sin qui colpevolmente rimossa da tutti i governi che si sono succeduti, nessuno escluso. Ed è improbabile che i governi che verranno diano prova di una sensibilità che sin qui è mancata''. Per contrastare questa tendenza, Ferrero ha invitato i soggetti interessati a ''fare sistema per esercitare tutti insieme un pressing asfissiante, fino a quando chi avrà responsabilità di governo non avrà preso atto che la cultura è una questione primaria''...

fonte & read more @ Panorama.it

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