venerdì 5 aprile 2013

Libri a 0,99 euro? Sì, grazie

Quando nel mondo dei social network mi imbatto in "condivisioni" (nella forma ma non nella sostanza, dato che molti degli utenti in questione non (ri)leggono nemmeno i loro post, figurarci un libro!) l'appello "Libri a 0,99 euro? No, grazie!", non posso esimermi dal "condividere" (tanto nella forma - splendida scrittura la sua - quanto nella sostanza) a mia volta questo bellissimo articolo di Domenico Naso, pubblicato nel suo blog sulla terza del portale de Il Fatto Quotidiano.
 
"L’egocentrica megalomania degli scrittori italiani non ha davvero confini. E se consideriamo che in Italia sono tutti scrittori, ecco tratteggiata l’indole nazionale.
 
L’ultimo esempio è recente e riguarda il successo di una collana della Newton Compton, che ha pubblicato alcuni classici della letteratura a 0,99 euro, ha sbancato le classifiche e ha provocato veri e propri travasi di bile tra gli scribacchini italici. Nove titoli su dieci, nella classifica dei libri più venduti, appartengono a Live, ma per non demoralizzare troppo le case editrici concorrenti (e i loro suscettibilissimi autori), per loro c’è una categoria apposita, quella dei tascabili.
 
Seneca, Jane Austen, Scott Fitzgerald, Freud e Poe vendono più di Lilin, Camilleri, Agnello Hornby e compagnia, ma non si può dire, nossignore, perché le “major” del libro stampato non lo permettono.
La categoria ad hoc, però, non riesce a oscurare del tutto un successo innegabile. Le ragioni di questo boom sono di una semplicità disarmante, nonostante le analisi arzigogolate degli esperti del settore: prezzo bassissimo, grandi classici di qualità. What else?, direbbe il buon Clooney sorseggiando un caffè.
 
Gli italiani leggono poco, figuriamoci in tempi di crisi. Figuriamoci, poi, se tocca spendere 15 o 20 euro per leggere le elucubrazioni del personaggio à la page di turno, approvato dai salotti e dai grandi giornali. Molto meglio Poe, allora. Che almeno è morto da quel dì e non imperverserà nella timeline di Twitter, rompendo i cabbasisi con la promozione dell’ultimo capolavoro.
Ben vengano le iniziative come quella di Newton Compton, se servono ad avvicinare l’incolto popolo italico alla lettura. E pazienza se scrittori e scrittorucoli nostrani si lamentano del danno irreparabile che Live fa alle loro ambizioni personali. Scrivessero meglio, piuttosto, e allora saremmo pronti anche a sborsarli, quei 20 euro che oggi ci sembrano (giustamente) una rapina".
 
Un dubbio però rimane (ma temo di conoscere già la risposta): anche acquistando i classici ad un prezzo stracciatissimo, chi dice che questi vengano poi letti veramente?
 
Un conto è comperare, un conto è leggere!
 
 

4 commenti:

  1. Sono d'accordo con l'articolo che hai riportato e con l'iniziativa della Newton & Compton.
    Ricordiamoci sempre che, il prezzo così basso, è dato anche dal fatto che i libri sono liberi dai diritti d'autore (si dice così?) e che all'interno (nel retro delle copertine) è presente pubblicità di altri libri.
    0.99 euro sono pochi per un libro? Beh, anche 20 euro sono troppi secondo me. Ma la giusta via di mezzo, si sa, in Italia non è mai applicabile, in nessun campo.

    p.s. io ne ho presi 3 di questi libri e mi sembrano ben fatti, belle copertine, font più che leggibile e buona carta.


    Valentina
    www.peekabook.it

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  2. Grazie per aver scritto.

    Vorrei solo aggiungere una cosa: 0,99 euro - secondo me - per un classico sì, sono pochi. Ma visto che l'editoria li propone, vale la pena approfittarne. 20 euro invece possono essere tanti o pochi, dipende dal libro, da chi l'ha scritto, ma soprattutto da come è scritto: spesso un best seller li vale, quei soldi. Tante altre volte no. ;)

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  3. Certo, alcuni libri valgono anche ben più di 20 euro se è per questo.
    Solo che lo si scopre solo dopo averli letti, per questo per me dovrebbero avere, di base, un prezzo più alla portata di tutti.
    Non dico mica 0.99 euro, ma 12/15 euro al massimo per una nuova uscita.
    Soprattutto in un Paese come il nostro dove, purtroppo, la media della popolazione legge un libro all'anno. Secondo me l'educazione alla lettura passa anche da qua :)
    Grazie per lo scambio di opinioni, a presto!

    Valentina
    www.peekabook.it

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  4. Sì, l'educazione alla lettura passa anche da qua...

    Grazie a te. A presto!

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