Non c'è da star tranquilli a vedere i primi dati Istat presentati nei giorni scorsi a Tempo di Libri, la fiera milanese. Dall'indagine viene fuori anche un identikit dei non-lettori che sono soprattutto maschi: il 64,5% rispetto al 51,1% delle femmine. Tra gli uomini dai 25 ai 74 anni si attestano sul 62-66% e arrivano al 72,9% nella fascia dai 75 anni e più. Al contrario le donne non-lettrici superano il 50% solo nella fascia oltre i 65 anni. Tra 11 e 24 anni le non-lettrici sono il 38-42% e dai 25 anni la quota inizia a crescere, ma si mantiene sotto il 50% fino ai 64 anni. Tra i bambini, l'aumento dei non-lettori di libri è stato più forte tra i 6-10 anni (+9,3%), tra gli 11-14 anni (+13,9%.) e tra i 15-17 anni (11,7%).
Grande l'importanza della famiglia dove si apprende l'abitudine alla lettura. Non a caso legge libri il 69,7% dei ragazzi con entrambi i genitori lettori. E sono i giovani tra gli 11 e i 14 i «forti» lettori di libri. Anche negli adulti tra 55 e 74 anni si registrano percentuali di lettura superiori rispetto alla media. Dall'indagine emerge poi che i lettori «forti», che hanno letto almeno un libro al mese, sono la parte minore, ovvero il 5,7%. I dati mostrano che nel tempo è aumentata la quota di famiglie che possiedono libri: nel 2016 erano l'89,4%, ma dal 2009 in poi il 10% di famiglie ha dichiarato di non avere libri in casa. I lettori di libri elettronici sono circa 4 milioni, ovvero il 7,3% della popolazione (+6 anni).
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