lunedì 19 settembre 2016

La verde Irlanda ospite d’onore alla 14a edizione del Pisa Book Festival

Mentre Torino e Milano si contendono i riflettori, Pisa ribadisce il suo impegno per gli editori indipendenti e per la promozione della lettura. Dall’11 al 13 novembre il Pisa Book Festival tornerà al Palazzo dei Congressi della città, forte dei suoi 160 editori e delle loro nuove proposte editoriali.

Tante le novità presentate dagli editori più attivi, tra gli altri Iperborea, Sellerio, Il Sirente, Nottetempo, Fazi, Minimum Fax, Add, Marcos y Marcos, Lef, Sur, Sinnos, Emons, Clichy, Voland, Ediciclo, Giuntina, 66thand2nd, Lapis e Pacini.

Nata nel 2003 per promuovere il progetto Slow Book di Alfredo Salsano, la fiera è rimasta sempre fedele al suo ruolo di vetrina privilegiata per la circolazione del libro, acquistando poi negli anni anche un importante profilo di festival letterario grazie ad un programma sempre più ricco e diversificato, con ospiti nazionali e internazionali.

“L’organizzazione impeccabile degli eventi, l’accoglienza calorosa agli ospiti, quel mix di rigore e di bravura scanzonata tipico dei toscani che non si prendono mai sul serio, insieme al rapporto costante e proficuo col territorio, questo il segreto del successo della manifestazione”, dichiara la direttrice Lucia Della Porta, che anche quest’anno sarà affiancata da una squadra di giovani collaboratori con grande esperienza e tanta passione. Il Pisa Book Festival prepara la sua 14a edizione e lancia una sfida: se i contenuti sono validi e c’è l’interesse degli editori, col sostegno delle Istituzioni locali, si riesce a fare una manifestazione di successo, capace di promuovere il libro, la lettura e la città che la ospita. Quest’anno il Festival aprirà una finestra sul panorama culturale dell’Irlanda, ospitando diversi scrittori già affermati in patria e anche nel mondo, il fior fiore della letteratura irlandese. Il programma irlandese, curato in collaborazione con l’anglista Enrico Terrinoni, noto traduttore di James Joyce, presenta numerosi scrittori, tra cui Barry McCrea, John McCourt, Cormac Millar e Conor Fitzgerald. Presenti al Festival con i loro libri anche Julian Gough, tradotto in Italia da Sagoma, e Eimear McBride, il cui romanzo Una ragazza lasciata a metà esce in Italia per l’editore Safarà. Non mancheranno gli esordienti, come Caitriona Lally, caso letterario in Irlanda e nel Regno Unito, che presenta in anteprima nazionale il romanzo Eggshells, definito dal Guardian “un debutto coraggioso”.

Madrina eccezionale del Festival sarà Catherine Dunne, la scrittrice irlandese più letta in Italia, che terrà il discorso di apertura. Ritorneranno gli incontri del Translation Centre, curati da Ilide Carmignani (premio nazionale MIBAC per la traduzione), mentre spegne cinque candeline Repubblica Caffé e festeggia con gli autori scelti e intervistati da Laura Montanari, Fabio Galati e Gianluca Monastra. Torna anche la sezione Made in Tuscany, inaugurata lo scorso anno e guidata dallo scrittore fiorentino Vanni Santoni. Confermata la collaborazione con il Festival Trame di Lamezia Terme, dedicato ai libri contro le mafie, che svilupperà a Pisa il tema della legalità. Prosegue anche il rapporto privilegiato che il Festival ha instaurato con le scuole, attraverso il progetto Io leggo in biblioteca, che coinvolge gli istituti cittadini, le biblioteche e i docenti iscritti. Si rinnova anche l’atteso appuntamento con l’illustrazione per bambini a Palazzo Blu, dove saranno in mostra le tavole dell’artista cinese Chen Jianghong. Tutti i suoi libri sono pubblicati in Italia dalla casa editrice Babalibri, presente al Festival. Anche quest’anno è previsto un biglietto di ingresso il sabato e la domenica, mentre la giornata di venerdì resta gratuita per tutti, e i ragazzi sotto i 18 anni entrano sempre gratis. La grafica del Festival numero 14 è un omaggio alla verde Irlanda e alla Natura, uno dei temi più vicini alla filosofia del Festival.

Info e programma: http://www.pisabookfestival.com/

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