Lacrime dalle palpebre,
dolori dei dolenti,
dolori che non contano
e lacrime incolori.
Non chiede nulla, lui, non è insensibile,
triste nella prigione e triste quand’è libero.
È un tempo tetro,
è una notte nera
da non mandare in giro neanche un cieco.
I forti siedono, il potere è in pugno ai deboli,
e in piedi è il re, vicino alla regina assisa.
Sorrisi e sospiri,
insulti imputridiscono nella bocca dei muti
e negli occhi dei vili.
Non toccare nulla!
Qui brucia, là arde;
codeste mani son per le tasche e le fronti.
Un’ombra…
Tutta la sciagura del mondo
e il mio amore addosso
come una bestia nuda.
(Paul Eluard)

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