"La ragazza del treno" di Paula Hawkins è un giallo intrigante, scritto bene. Più di una le voci narranti, che permettono al lettore di inserirsi nella trama raccogliendo più punti di vista. Curiose e forse di difficile interpretazione, soprattutto all'inizio, le digressioni e progressioni temporali, ma una volta capita l'impostazione, la lettura fila liscia. Peccato che di alcuni personaggi chiave ad un certo punto si vadano a perdere le tracce, il che rende l'idea di una storia non conclusa. Priva di suspance e colpi di scena, se non nelle pagine finali, la trama non brilla per originalità ma non appare nemmeno scontata. Il contesto è decisamente attuale ed ogni figura coinvolta rivela un proprio lato oscuro, quasi a sottolineare l'imperfezione della vita degli altri e quanto invece - se vista da fuori - spesso questa risulti perfetta. In ogni caso, un romanzo meritevole e brillante.
Scritto nel 2015 da un'esordiente, dopo solo una manciata di giorni dalla sua uscita il libro è divenuto un best seller che negli Stati Uniti e in Gran Bretagna ha scalato le classifiche in modo vertiginoso, un caso editoriale come pochi altri con con oltre 3 milioni di copie vendute solo negli USA. "La ragazza del treno" è stato pubblicato in ben 41 Paesi di tutto il mondo e a solo un anno di distanza la Dreamworks ne ha proposto l'adattamento cinematografico.
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