Un castello adagiato sulla
penisola di un lago, dei cortigiani moderni vestiti di abiti
medioevali, una “cena con delitto” organizzata per gioco ma che
ben presto si trasforma in un vero e proprio incubo per i
partecipanti. Sono questi gli ingredienti di “Peccato morire”,
il secondo romanzo giallo nato dall'ingegnosa penna di Sergio
Ragnolini - classe 1955, insegnante di italiano all'Istituto
Floriani - già autore di “Brucia anche ora”, il libro del
debutto dato alle stampe tre anni fa. Il successo ottenuto con il
primo volume ha infatti portato il noto professore - di origini
veronesi, altogardesano di adozione - nuovamente sui tasti, per un
bis. Ancora una volta un lago - quello di Toblino - a fare da sfondo
alle vicende tragiche avvolte dal mistero che costituiscono la trama,
ed il suo spettacolare castello - i cui unici accessi sono il ponte
levatoio e un imbarcadero - i luoghi scelti da Ragnolini per
l'ambientazione noir della “cena con delitto” ricreata sulle
caselle di Cluedo, storico gioco di società. In costume antico per
la versione romanzata in salsa trentina. E' qui infatti che i
protagonisti, esponenti della buona società e della politica locale,
intrecciano le loro storie in una buia notte estiva, affiancati da un
assassino - o più assassini, ma questo spetterà al lettore
scoprirlo - senza volto che si aggira fra loro, li costringe entro le
mura, colpendo spietatamente. Amori, amicizie, rivalità e tanti,
tanti segreti, tutto sconvolto e rimescolato dal sangue. Ed in questo
caos c'è Brenno, master del gioco e già protagonista di “Brucia
anche ora” che, beffardo e testardo, mettendo più volte a
rischio la propria vita, torna ad utilizzare le sue doti
investigative per risolvere il caso.
Intelligenza, cura,
fantasia, mano leggera e molti colpi di scena colorano questo nuovo
romanzo di Sergio Ragnolini, che sotto molti aspetti farà ricordare
ai lettori un'Agatha Christie avvolta da un inusuale profumo locale.
La presentazione al pubblico
a cura dell'autore e di Paola Malcotti, è in programma per oggi alle 18 presso “Le Arti di Artemisia”, via
Monache 6 ad Arco. Accompagneranno l'aperitivo culturale le note live
di Mauro Trentini e le fotografie di Aroldo Bordignon.
fonte: Paola Malcotti - l'Adige di oggi, venerdì 30 gennaio 2015
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