Per farla breve, "Distorted Fables" di Deborah Simeone: una sorta di "L'eleganza del riccio" in salsa milanese, dal finale all'italiana.
Irriverente ed ironica, fluida e coinvolgente, diretta ma inverosimile, a tratti la narrazione arriva a toccare il banale e lo scontato: un vero peccato, perché le potenzialità ci sarebbero state.
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