giovedì 31 maggio 2018

"Feed the Change 2.0" - dagli studenti dell'Alberghiera una mostra fotografica sui disturbi alimentari

Un tema delicato, doloroso e più attuale di quel che si pensi, affrontato con un linguaggio semplice, diretto, immediato, mai invasivo né biasimevole, da chi, con quel tema, molto spesso è chiamato a confrontarsi - per via dell'età, la più bella e la più critica, per via di quegli sguardi cui una professione può alle volte portare ad avere un occhio di riguardo. 

E' l'ampia sfera dei disturbi alimentari quella trattata nel progetto "Feed the Change 2.0" elaborato dagli studenti delle classi quinte del Centro di formazione professionale-Alberghiero di Riva del Garda, che attraverso un percorso fotografico sviluppato durante l'attività didattica sulla piattaforma più amata e usata dai giovani, Instagram, hanno sapientemente costruito una mostra vera e propria, restituita in questi giorni sia ai compagni di scuola che alla comunità altogardesana e trentina. 

Mettendosi in gioco in prima persona, i ragazzi hanno prodotto un sapiente ed indovinato mix di contributi video, di didascalici spunti di riflessione, di immagini chiare e dirette, di figure simboliche, con l'intento di invitare il visitatore - adolescente o adulto che sia - a soffermarsi sia sugli aspetti sociali che su quelli sanitari di anoressia, bulimia, alimentazione incontrollata, senza tuttavia dimenticare mai di focalizzare l'attenzione sulle fragilità, sulla solitudine, sulle insicurezze e su tutte quelle emozioni che costituiscono il bagaglio con cui i giovani di oggi devono con-vivere.


La bontà del progetto, cui va tutto il mio plauso per l'idea e la realizzazione, può essere riassunta in un intelligente messaggio di speranza e bellezza che dimostra quanto le nuove generazioni siano capaci di generare grazie agli strumenti 2.0, loro congeniali, e al fiducioso appoggio del mondo degli adulti - un messaggio che faccio mio e rilancio in rete a quanti vogliano condividere, riconoscendosi nelle parole: "Migliorare è sempre possibile ma è bene anche imparare ad amarsi e accettarsi!"

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