sabato 28 febbraio 2015

I nativi digitali preferiscono i libri di carta? A quanto pare sì...

Frank Schembari ama i libri: i libri stampati. Gli piace il loro odore. Gli piace scribacchiare ai margini, sottolineare le frasi interessanti, piegare un angolo della pagina per tenere il segno. Schembari non è un pensionato che sorseggia tè in una qualche polverosa libreria. Ha vent’anni, è al terzo anno all’American University di Washington DC, sta sfogliando un librone sulla storia di Israele tra una lezione e l’altra, ed è la testimonianza vivente di un fatto piuttosto ironico e peculiare dell’epoca di internet: i nativi digitali preferiscono leggere i libri sulla carta.

«Mi piace la sensazione», dice Schembari, mentre legge alla luce del sole nell’atrio del campus universitario, con lo smartphone a portata di mano. «Mi piace tenerlo in mano. Non si scarica. Non emette suoni». Chi lavora in una casa editrice, i proprietari delle librerie e i sondaggi sugli studenti universitari mostrano che tantissimi ventenni e trentenni preferiscono ancora la stampa per le letture di piacere e lo studio: un’inclinazione che sorprende chi fa ricerca sul modo in cui leggiamo, vista la tendenza dello stesso gruppo d’età a consumare gran parte dei contenuti su digitale.

Secondo uno studio pilota della University of Washington sui libri di testo digitali, un quarto degli studenti preferisce ancora la versione stampata. «Queste persone non dovrebbero nemmeno ricordarsi l’odore di un libro», ha detto Naomi S. Baron, linguista alla American University che studia la comunicazione digitale. «È piuttosto sbalorditivo». All’inizio di febbraio Baron ha pubblicato Parole sullo schermo: il destino della lettura in un mondo digitale (Words Onscreen: The Fate of Reading in a Digital World), un libro (cartaceo ed elettronico) che prende in considerazione la preferenza degli studenti per la carta stampata e che spiega in modo scientifico perché la versione cartacea di un libro è spesso migliore di quella digitale. Per esempio quando si legge su schermo si tende a scorrere rapidamente le parole e la distrazione è inevitabile, a spese della comprensione del testo...

fonte & continua a leggere: Il Post

domenica 15 febbraio 2015

Scuola Holden: al via le iscrizioni al biennio di Storytelling & Performing Arts


Si aprono oggi le selezioni al biennio 2015-2017 in Storytelling & Performing Arts della Scuola Holden. L'application form per iscriversi ai test è disponibile sul sito web della scuola, fondata a Torino nel 1994 da Alessandro Baricco (vedi link sotto).

"Facciamo questa Scuola - sottolinea lo scrittore - perché dei ragazzi possano fare, dei loro sogni, il loro mestiere". Sono 150 gli studenti dai 18 ai 30 anni, di tutte le nazionalità, che vengono ammessi alle lezioni, in italiano e in inglese.


fonte: Ansa 

read more: Scuola Holden

giovedì 12 febbraio 2015

Giallisti si diventa... con Mondadori: al via il 42° premio "Gran Giallo Città di Cattolica"

 
XLII PREMIO “GRAN GIALLO CITTÀ DI CATTOLICA”


Bando di concorso per il miglior racconto giallo e del mistero, inedito e di ambientazione rigorosamente italiana in collaborazione con il Giallo Mondadori

Caratteristiche del concorso:

1. Il concorso è aperto a tutti.

2. Le opere dovranno essere inedite (non è esclusa la partecipazione o segnalazione ad altri concorsi, ma le opere non devono essere state mai pubblicate, neanche on-line), in lingua italiana e avere una lunghezza massima di 20 cartelle dattiloscritte (cartella tipo: 35 righe).

3. Si può partecipare con un solo elaborato.

4. I racconti dovranno pervenire, pena l'esclusione, entro e non oltre lunedì 25 maggio 2015 sia via mail che in formato cartaceo nel seguente modo:
                1) via mail in formato PDF a: teatro@cattolica.net con due documenti allegati: uno contente il racconto in forma anonima corredato di titolo; l'altro documento con il titolo del racconto, le generalità dell'autore, indirizzo, recapito telefonico e breve biografia.
                2) in forma cartacea 1 (una) copia del racconto con titolo e nome e cognome dell'autore corredata da: a) Certificato di Partecipazione (CdP), ritagliato in originale, pubblicato nelle ultime pagine dei Gialli Mondadori; b) 1 foglio con il titolo del racconto, le generalità dell'autore, indirizzo, recapito telefonico, email e breve biografia; al seguente indirizzo postale: XLII Premio “Gran Giallo Città di Cattolica” - Ufficio Cinema – Teatro P.zza della Repubblica, 28-29 - 47841 Cattolica (RN) con chiara indicazione del MITTENTE sulla busta.

5. Gli elaborati non saranno restituiti e l'organizzazione si riserva il diritto di utilizzarli nelle varie manifestazioni, rassegne e/o altri concorsi collegati al Premio.

6. Gli elaborati saranno selezionati da una pre-giuria di autori e collaboratori del Giallo Mondadori.

7. Il racconto vincitore sarà scelto dalla giuria composta da: Cristiana Astori, Annamaria Fassio, Franco Forte, Carlo Lucarelli, Valerio Massimo Manfredi, Marinella Manicardi, Andrea G. Pinketts, Simonetta Salvetti e verrà pubblicato nella collana Il Giallo Mondadori.

8. Il racconto vincitore sarà presentato al pubblico in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione che si prevede il 27 giugno a conclusione della manifestazione che avrà luogo a Cattolica dal 25 al 27 giugno 2015.

Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria del Premio: Simonetta Salvetti - Ufficio Cinema-Teatro - Comune di Cattolica tel. 0541.966778 - 966634,fax 0541.830565 - www.mystfest.com - teatro@cattolica.net - Blog Libri Mondadori

http://hotelducalecattolica.com/wp-content/uploads/2013/06/images1.jpg

lunedì 2 febbraio 2015

Frammenti di storia giornalistica

1710
Lo sviluppo della stampa inglese

In Inghilterra, nel 1710, erano vendute annualmente 2 milioni di copie di giornali. Nel 1724, erano pubblicati 3 quotidiani, 10 trisettimanali e 5 settimanali. Nel 1757 i giornali vendevano otto volte di più che nel 1712.
Nel 1776, erano editi 53 giornali. Nel 1753 la tiratura era stata di 7 milioni di copie; salì di mezzo milione nel 1760, a 12.300.000 nel 1776, a 15 milioni nel 1790, a 24.422.000 nel 1811 e a 33 milioni nel 1833.
Nel 1784, Londra aveva 8 quotidiani che salirono a 14 nel 1785.
Nel 1855, quando le tasse vennero abrogate, 26 nuovi giornali comparvero a Londra, otto domenicali, specializzati in sport e cronaca nera: vendevano dalle 50.000 alle 100.000 copie, con una punta di 200.000 mila per il “News of the World”.

1797
Napoleone: i giornali de l’Armée d’Italie

Napoleone, nell’estate 1797, fonda in poco più di venti giorni, “Le courrier de l’Armée d’Italie” e “La France vue de l’Armée d’Italie”. Su quei fogli prende corpo la “leggenda” (“Bonaparte vola come il lampo e colpisce come il fulmine. È dappertutto e tutto vede; è inviato della Grande Nazione…”). Non contento, dà vita a un terzo foglio, intitolato “Journal de Bonaparte et des hommes vertueux”. Poi, quando varerà la spedizione in Egitto, porterà con sé una stamperia e lancerà il “Courrier d’Egypte”.
Quando il fratello è sui campi di battaglia, Luciano Bonaparte redige e diffonde pamphlet (instant book) dai titoli significativi, come “parallelo tra Cesare, Cromwell e Bonaparte”.

fonte: Odg