lunedì 30 aprile 2012

Sogno ubriaco

Quando l'essere
che abita in me
vuole uscire la sera
vorrei legarlo
ai piedi del mio letto
Spettatore costretto
a guardare
solo i miei programmi
preferiti

Ma finisce sempre
con l'ansia
di chi per ore aspetta
sulla porta di casa
un sogno scappato
Tornerà ubriaco
come sempre

E si addormenterà
sul mio cuscino
Gli sfuggiranno altri nomi
e non sarà profumato
come quando
l'avevo conosciuto
la prima volta

by C.

I matti fuori

Ero matta in mezzo ai matti.

I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti.

Sono nate lì le mie più belle amicizie.

I matti son simpatici, non così i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo.

I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita.

Alda Merini

domenica 29 aprile 2012

Non smetterò mai!

Smetterò di sognare

quando un pittore cieco

disegnerà il rumore

di un petalo di rosa

che cade sul pavimento

di cristallo

di un castello mai esistito

Nuvola mediocre

Francesca Woodman (Denver, 3 aprile 1958 – New York, 19 gennaio 1981) fu  una grande fotografa statunitense e, nonostante una vita piuttosto breve, fu un'artista influente e importante per gli ultimi decenni del XX secolo.
Appariva in molte delle proprie fotografie e il suo lavoro si concentrava soprattutto sul suo corpo e su ciò che lo circondava, riuscendo spesso a fonderli insieme con abilità. La Woodman usava in gran parte esposizioni lunghe o la doppia esposizione, in modo da poter partecipare attivamente all'impressionamento della pellicola. Nelle sue foto compaiono anche l'amica fotografa Sloan Rankin Keck e il compagno Benjamin Moore.

Francesca Woodman crebbe in una famiglia di artisti, il padre George era un pittore mentre la madre Betty era una ceramista. Trascorse diversi anni e molte vacanze estive della sua infanzia a Firenze, dove frequentò il secondo anno di scuola elementare e prese lezioni di pianoforte.
Scoprì la fotografia molto giovane, sviluppando le sue prime foto a soli 13 anni. Tra il 1975 e il 1979 frequentò la Rhode Island School of Design (RISD), dove si appassionò alle opere di Man Ray, Duane Michals e Arthur Fellig Weegee. In questo periodo tornò in Italia, a Roma, per frequentare i corsi europei della RISD con l'amica e collega Sloan Rankin. Qui si interessò alle opere di Max Klinger e conobbe, tra gli altri, anche Sabina Mirri, Edith Schloss, Giuseppe Gallo, Enrico Luzzi e Suzanne Santoro. Frequentò anche l'ambiente artistico della Transavanguardia Italiana.

Nel gennaio del 1981 pubblicò la sua prima (e unica, da viva) collezione di fotografie, dal titolo Some Disordered Interior Geometries (Alcune disordinate geometrie interiori). Nel corso dello stesso mese si suicidò gettandosi da un palazzo di New York all'età di 22 anni.

Le sue fotografie vengono esposte frequentemente in tutto il mondo anche oggi.
« Ho dei parametri e la mia vita a questo punto è paragonabile ai sedimenti di una vecchia tazza da caffè e vorrei piuttosto morire giovane, preservando ciò che è stato fatto, anziché cancellare confusamente tutte queste cose delicate »

sabato 28 aprile 2012

E io ti seduco in cucina...

Prendere per la gola è uno dei più vecchi metodi per accalappiare un uomo (ma anche una donna). Mettere in mostra le proprie qualità per alcuni è difficile, ma solitamente con la cucina si va sul sicuro. Preparare ricette sfiziose non è di certo cosa facile, ma per amore si riesce a fare questo e altro. Cosa preparare se non si ha idea di quali gusti ha l'uomo da sedurre? Bisognerebbe fare delle prove: ovvero mangiare a cena con lui fuori, stando attenti su cosa ordina, cercare di capire che gusti ha nel modo in cui veste, per apparecchiare raffinatamente la vostra tavola.

E soprattutto cercare di capire se è romantico: non cadete nell'errore di prendere per scontato che lo sia, perchè alcune donne così anche per alcuni uomini, non adorano cose "sdolcinate". Quindi nel caso sia un non-romantico fate qualcosa di sobrio. Non sapete cosa indossare? Riflettete sul suo modo di vestire durante le cene fuori, diciamo quelle più importanti, le cene fra amici e cercate di pensare come si possa vestire. E mi raccomando siate ironici, non volgari, ma semplicemente simpatiche.

Cosa fare dopo la cena, per evitare imbarazzanti silenzi? Intanto cercate di capire i gusti della vostra possibile metà. Magari chiedendo "un aiuto" a qualche libro di ricette afrodisiache. Eccone alcuni...

Afrodita. Racconti, ricette e altri afrodisiaci. Isabel Allende - Feltrinelli ("Universale Economica")Racconti, ricette e altri afrodisiaci che, pur essendo un libro scritto con la consueta verve della Allende, è un volume in cui la scrittrice cilena si diverte a mescolare - quasi come in una sorta di moderno prosimetro eroto-gastronomico - racconti e ricordi personali, aneddoti e ricette afrodisiache. Dando la propria maturità come un fatto ormai acquisito, la Allebde, classe 1942, sul continuo filo incrociato del rapporto cibo-erotismo, propone ricette, cataloga frutti ed erbe proibite, racconta di filtri d'amore e di profumi e, tra una digressione e l'altra, a tratti parla anche di sé, attingendo (come di consueto nei suoi romanzi) gli spunti più diversi dalla propria storia personale. Un gradevole humour di sottofondo – quella sublime capacità (tipicamente femminile) di non prendersi mai troppo sul serio - costituisce l’ideale collante di questa simpatica incursione nel mondo dell'eros (e della cucina).

ricette_amoreRicette d'amore, ovvero l'arte di sedurre in 54 ricette inedite. Marzia Lodi - Mup Editore.
Sedurre è un invito ad amare… ma quali sono gli strumenti che la seduzione adopera in questa esortazione all’amore?

Una spontanea offerta di gesti e pensieri amorosi: lettere e messaggi da spedire, leggere e sussurrare al momento opportuno, colazioni d’amore, pranzi da consumare all’ombra di un ciliegio oppure cene create con cura in ogni dettaglio.

Ricette d’amore raccoglie espressioni spontanee, consigli, suggerimenti per cucinare piatti con affetto, creare un’intimità e condividere indimenticabili momenti.
cupido
 


Cupido. La cucina dell'amore per due. 101 ricette per coccolarsi pronte per l'usoCupido, figlio di Venere, viene scoperto e lanciato nell'Olimpo da Esiodo che primo si accorge delle sue doti.
Capriccioso e scherzoso, è capace di qualsiasi astuzia o sotterfugio pur di instillare nei cuori degli uomini e degli dei la più scatenante delle passioni. Nessuno può sfuggire all'esplosione degli amorosi sensi se colpito da una delle sue frecce o aggirato dai suoi celebri inganni.
cucina_amore
 

La cucina dell'amore. Manuale culinario afrodisiaco per gli adulti dei due sessi
- O. Rompini- Edizioni Atesa
La convinzione che vi siano alimenti e sostanze che influiscono positivamente sugli stimoli e sulle prestazioni sessuali e' vecchia quanto il mondo, ma una vera e propria "cucina afrodisiaca" nascera' solo nella seconda meta' del Seicento, quando si comincera' a dar peso, oltre che alle materie prime, alle preparazioni. "La cucina dell'amore", che e' datata 1926, e' un piccolo grande classico del genere. Il volume e' un amabile ricettario di cucina "lussuosa" e tardo-decadente, sensuale e raffinata, ed i suoi piatti sono ancora oggi realizzabili e grati al palato. Un libro che non e' solo una proposta gastronomica, ma che presenta anche un modello di vita, quella del maliardo, del dandy, del viveur colto e gaudente

venerdì 27 aprile 2012

Italian (reading) style

Con il 61% delle copie lette e il 44% delle copie acquistate, “Narrativa e Letteratura” è il genere di lettura preferito dagli italiani nel 2011, mentre il libro più acquistato è “Le prime luci del mattino” di Fabio Volo edito da Mondadori. Sono alcuni dei dati presentati dal presidente del Centro per il libro e la lettura Gian Arturo Ferrari, contenuti all’interno del rapporto “L’Italia dei libri - Un anno, le stagioni, due trimestri a confronto”. Commissionato dal Centro per il libro e la lettura alla Nielsen Company, il rapporto prende in considerazione l’arco di tempo che va da ottobre 2010 fino a dicembre 2011.

Sia nella classifica degli acquirenti sia in quella dei lettori, il genere Narrativa e Letteratura si posiziona in vetta, rispettivamente con la percentuale del 44% e il 61%. Scorrendo la classifica emergono le prime differenze. In quella degli acquirenti, al secondo posto troviamo con l’8% Umorismo e fumetti insieme a Manuali e testi divulgativi, quindi con il 7% Libri per bambini da 0 a 9 anni e col 4% Manuali di taglio accademico/studio, Religioni, Biografie e Autobiografie. All’interno di Narrativa e Letteratura, sono compresi diversi generi: la Narrativa non di genere, che copre il 30%, e la Narrativa di genere, divisa in libri di tipologia maschile (gialli, polizieschi, spionaggio, thriller, horror) che coprono il 17%, e di tipologia femminile (romanzo d’amore, rosa) che toccano il 10%. Posizioni che cambiano di poco se analizziamo invece quali sono i generi più letti dagli italiani; al secondo troviamo col 5% Umorismo e fumetti, con il 4% Biografie e Autobiografie insieme a Storia, quindi col 3% Religioni, Manuali e testi divulgativi, Politica e attualità, Manuali di taglio accademico/studio 3%.

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Storie di ordinaria corsia

Pazienti italiani, una risata vi guarirà. Ne è convinto Fabrizio Blini, autore di un'autobiografia da paziente recidivo. Cosa c'è di più triste e mortificante di un ricovero in ospedale? E con tutte le notizie nere su quelli italiani, che fanno parlare di sé quasi solo per fattacci e inchieste, per chi sta poco bene non c'è granché da ridere.

Quello della sanità, si sa, è ''un piedone'' che spesso protegge, ma qualche volta schiaccia: gli ospedali sono come dei Paesi delle Meraviglie al contrario, un mondo a sé stante con le sue regole e le sue leggi, e chi vi entra quasi mai è preparato a comprenderle e ad affrontarle. Ecco allora, un libro dedicato alla degenza ospedaliera italian style, raccontata con raffinata ironia da chi l'ha vissuta in prima persona: personaggi, situazioni, dinamiche, consigli e suggerimenti a medici e malati, per sopravvivere all'ospedale oltre che alla malattia.

Soprattutto di chi, come il Signor 24, protagonista di "Storie di ordinaria corsia" (Add Editore) ha passato gran parte della sua vita nel classico pigiama un po' sgualcito del ricoverato. Ma, partendo dal presupposto che lo sviluppo scientifico è una grandissima conquista, Blini la butta sull'ironia per raccontare le tante disavventure che in quel luogo-non luogo che è l'ospedale possono capitare...

giovedì 26 aprile 2012

Così piccola, così lontana, così unica

La Repubblica del Tatarstan (in russo Респу́блика Татарста́н oppure Тата́рия; in tataro Татарстан Республикасы/Tatarstan Respublikası) è una repubblica autonoma della Federazione Russa, con capitale Kazan. Un'altra versione del nome, non ufficiale, è Tatarstan Cömhüriäte, dove cömhüriät ha, in tataro, il significato di repubblica. Alcuni chiedono il ripristino dell'antica denominazione Bulgaristan.

La repubblica, abitata da poco più di 3.700.000 persone) è situata al centro della pianura dell'Europa orientale, circa 800 km a est di Mosca. I confini naturali sono i fiumi Volga e Kama, un suo affluente, e i monti Urali a est. La superficie è di circa 68.000 km². L'altitudine massima raggiunta dal territorio tataro è di 343 metri, mentre le distanze massime tra i punti estremi dello stato sono 290 kilometri da nord a sud e 460 km da est a ovest. Il fuso orario è quello della zona di Mosca, quindi +03 rispetto al tempo medio del meridiano di Greenwich nel periodo invernale e +04 nella stagione estiva. Le temperature medie nel mese di gennaio si aggirano sui -16 °C, mentre nel mese di luglio sono di circa +19 °C, con precipitazioni medie annuali fino ai 500 mm.

Il Tatarstan è abitato da circa 70 etnie: i gruppi maggiori sono appunto i Tatari (più del 50%) e i Russi, le cui lingue sono quelle ufficiali. La legge della federazione russa (2002) sulle lingue dei popoli della federazione russa, appunto, dispone che l'alfabeto ufficiale sia il cirillico. Il governo del Tatarstan e alcuni gruppi che difendono i diritti umani sono fortemente contrari a questa legge.
Il capo del governo tataro è il presidente (dal 26/1/2010 è Rustam Minnekhanov). Il parlamento nazionale unicamerale tataro ha 100 seggi: 50 vanno ai rappresentanti dei partiti, altri 50 ai deputati locali. Secondo la costituzione tatara, il presidente può venire eletto solo dalla popolazione tatara.

Il Tatarstan è una tra le più sviluppate economicamente delle entità federali russe, il secondo più industrializzato soggetto federale dopo l'oblast di Samara. La produzione industriale costituisce il 45% del prodotto interno lordo: le branche industriali maggiormente sviluppate sono la chimica e le raffinerie, costruzione di macchinari industriali e industrie che lavorano il legno.

L'etnia di maggioranza prende la definizione Tartari generalmente come un'offesa, preferendovi il nome Tatari. Tatarstani sono invece gli abitanti dello stato, in generale, senza una definizione di etnia specifica.

Il 26 aprile nel Tatarstan si festeggia la Giornata della lingua tatara (in commemorazione del poeta tataro Ğabdulla Tuqay).

fonte: Wikipedia

martedì 24 aprile 2012

Da 95 anni è tutto un apri-e-chiudi...

Gideon Sundback (Jönköping, 24 aprile 1880 – Meadville, 21 giugno 1954) è stato un ingegnere svedese naturalizzato statunitense. Viene ricordato per il suo decisivo ruolo nello sviluppo della cerniera lampo, ossia la zip.

Assistente tecnico elettrotecnico, nel 1906 fu assunto alla Universal Fastener Company di Hoboken, New Jersey. Le buone capacità nel disegno e il matrimonio con Elvira Aronson, figlia del responsabile progetti, condussero Sundback fino alla posizione di progettista capo con il compito di migliorare la cerniera lampo sviluppata dall'ingegnere americano Whitcomb Judson.
Tale modello, all'epoca in produzione, era basato su un sistema di uncini ed anelli, e tendeva a separarsi troppo facilmente. I primi tentativi di Sundback, anch'essi ancora basati su un sistema ad uncini, furono insoddisfacenti, in quanto continuavano a presentare lo stesso difetto del precedente.
Quando la moglie di Sundback morì nel 1911, il marito, addolorato, si dedicò totalmente ai suoi disegni e prima del dicembre 1913, aveva trovato una soluzione al problema della stabilità della chiusura: un sistema basato su piccoli dentelli intersecanti anziché su uncini e ganci, per questo chiamato dal suo inventore "Hookless Fastener N° 1". Gideon Sundback aumentò il numero di elementi di legatura da quattro per pollice a dieci o undici, ed ebbe l'idea di fissare la cerniera su due nastri di stoffa per semplificarne l'installazione, aumentando l'apertura per i denti guidati del cursore unico.

Nel 1914 Sundback migliorò la sua invenzione in un nuovo modello, chiamato "Hookless N° 2", che era di fatto il prototipo completo della moderna cerniera lampo. In questa nuova versione, la parte terminale di ciascun dentello aveva una fossetta all'estremità inferiore ed una piccola punta conica all'estremità superiore; tali elementi, in dentelli opposti, si intersecavano a vicenda quando le due estremità della cerniera venivano avvicinate e poste a contatto dal passaggio del cursore. Tale sistema assicurava un'ottima presa delle due estremità, permettendone una chiusura ottimale.
Il brevetto per "il fermo separabile" fu registrato nel 1917 presso l'ufficio brevetti statunitense, con numero 1219881. In quello stesso anno un sarto di New York utilizzò il nuovo congegno per una cintura con tasche data in dotazione ai marinai americani. In quell'anno vennero vendute 24 mila chiusure lampo...

fonte: Wikipedia

Nasce "Libreriamo", il primo bookzine a sostegno dei ibri

Sbarca sul web ''Libreriamo'' (www.libreriamo.it), il primo bookzine per la promozione della lettura e dei libri.
Un magazine online rappresenta una vera e propria campagna di sensibilizzazione su Internet a sostegno dei libri. Nasce da un'idea di Saro Trovato, mood maker di professione e presidente di Comunicazione Perbene, il primo movimento italiano di consumatori di media, con l'obiettivo di promuovere il piacere della lettura ad un pubblico di massa.

Il nome della testata ha origine dall’amore per i libri e dalla volontà di liberarli dal tempio della cultura alta, rendendoli accessibili a tutti. Si tratta di una testata online che ha come obiettivo quello di incoraggiare la lettura e rendere i libri più accessibili ad un pubblico di massa. A promuovere ‘Libreriamo’ è una vera e propria comunità culturale formata da amanti della lettura, che vogliono portare i libri tra la gente, dando loro la possibilità di parlare della lettura e mettere in relazione autori, case editrici e critici letterari.
  
"Libreriamo" viene aggiornato quotidianamente in tutte le sue sezioni, che esploreranno il punto di vista degli scrittori, dei lettori, dei distributori e anche delle case editrici. La sezione “Critichiamo” raccoglie le interviste ai più importanti critici letterari, per capire il loro rapporto con i libri e “carpire” i segreti del loro mestiere. In “Curiosiamo” sono riportate le ultime news e descritte le novità principali relative al mondo della lettura. All’interno di “Scriviamo” vengono pubblicate le interviste agli autori del momento in uscita con le loro ultime opere librarie. Nella sezione “Pubblichiamo” vengono raccolte le interviste ai responsabili delle maggiori case editrice italiane. In “Diffondiamo” sono raccolti dati e novità riguardanti tutto ciò che riguarda la distribuzione e la lettura in Italia. La sezione “Leggiamo” racchiude la classifica dei libri del momento e i consigli per la lettura. Infine, in “Recensiamo” vengono raccolte le stesse recensioni dei lettori, parte attiva all’interno della nostra redazione.

lunedì 23 aprile 2012

Tra libri e rose...


Sulla base di una tradizione catalana, la 28a sessione della Conferenza Generale dell'UNESCO, riunita a Parigi, su proposta di 12 paesi fra cui Australia, Russia e Spagna, ha adottato la risoluzione 3.18 con la quale ha proclamato il 23 aprile di ogni anno “Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore”.

L'obiettivo della Giornata è quello di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura, valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell'umanità, nonché promuovere la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright.
Il 23 aprile è stato scelto in quanto è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre importanti scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes, l'inglese William Shakespeare e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega. In realtà, Cervantes e Garcilaso de la Vega sono morti il 23 aprile secondo il calendario gregoriano mentre Shakespeare è morto il 23 aprile secondo il calendario giuliano, all'epoca ancora in vigore in Inghilterra, e quindi dieci giorni dopo. Nello stesso giorno, oltre ad essere nato anche Shakespeare, sono nati il francese Maurice Druon (1918-2009), il russo Vladimir Nabokov (1899-1977), il colombiano Manuel Mejía Vallejo (1923-1998) e il premio nobel islandese Halldór Laxness (1902-1998).
La Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore è nota anche come Giornata del libro e delle rose, e a partire dal 1996, viene organizzata ogni anno il 23 aprile con numerose manifestazioni in tutto il mondo.

fonte: Wikipedia

domenica 22 aprile 2012

L'amore per la scrittura non ha bisogno di mani

La piccola Annie Clark non ha la mano sinistra e nemmeno quella destra. Ciò non ha impedito alla bambina di sette anni di aggiudicarsi il primo premio di un concorso nazionale di calligrafia in Pennsylvania. La penna la tiene tra le sue braccia. E la storia emoziona l’America.

Come la maggior parte dei suoi coetanei, anche Annie Clark è in grado di vestirsi da sola, di tagliare un pezzo di carta con le forbici, usare il suo iPod o aprire una lattina. La bambina ha sviluppato una tecnica tutta sua, una tecnica che per lei è diventata vitale visto che è nata senza mani. Ora ha vinto un concorso di bella scrittura...




fonte: Il Corriere della Sera online

sabato 21 aprile 2012

Giornalismo in rete: sopravvivere è un successo

Ci sono tre francesi, tre italiani e tre tedeschi rimasti sulla torre: non sono i protagonisti dell’ennesima barzelletta, ma le nove realtà più emblematiche del giornalismo indipendente, nato esclusivamente online, dell’Europa occidentale. Per loro e per i loro giornalisti, «Survival is success», ovvero, sopravvivere è il loro successo, almeno per come sono messe le cose nei media di questi tempi.

E proprio su di loro si concentra una ricerca pubblicata oggi dall’università di Oxford e dal suo Risj, Reuters Institute for the Study of Journalism, la prima a esaminare con attenzione il panorama delle start-up giornalistiche dell’ovest europeo, allo scadere di un decennio – quello passato – in cui i modelli e i giornali sono cambiati così tanto da parlare di «distruzione creativa» nel settore dei media...

Nel nostro Paese le testate nate esclusivamente online di respiro nazionale sono molto poche: per anni il mercato è stato dominato da Dagospia, che, a partire dal 2000, è stato per almeno 10 anni il solo esempio, nonostante la sua connotazione tutta dedita a gossip e notizie dai corridoi di palazzo. Dal 2010, con la nascita de Il Post e di Lettera43, e dal 2011, con l’arrivo di Linkiesta, anche l’Italia si è aggregata al resto d’Europa, presentando valide testate giornalistiche online molto più tardi rispetto agli altri Paesi. Per loro, la difficoltà è stata anche maggiore rispetto alle colleghe tedesche o francesi, arrivando in un Paese in cui le testate cartacee tradizionali dominano il mercato anche dell’online, dove il sistema di informazione televisivo è ancora più forte rispetto a quello cartaceo e internet. Per i tre casi esaminati in Italia, come sostengono gli autori della ricerca è ancora molto presto per capire se e quali sopravviveranno o cambieranno il sistema dei media italiani. Spiccano anche le differenze tra le singole testate: un giornalismo di denuncia per Linkiesta, con pochi lettori e una redazione scarna, pochi giornalisti e una copertura globale per Il Post, un po’ a modello di super-blog, capitali forti iniziali e una redazione molto estesa invece per Lettera43, impegnata peraltro a diversificare lanciando nuovi canali e testate verticali nei prossimi tempi...

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fonte: Eva Perasso - Il Corriere della Sera online

venerdì 20 aprile 2012

I nipoti di Tolkien e Dickens insieme con nuovi libri fantasy

Il nipote dello scrittore britannico Jrr Tolkien, autore di ''Il Signore degli Anelli'', e un discendente dello scrittore inglese Charles Dickens, autore di popolari romanzi ottocenteschi, hanno collaborato insieme per due nuovi libri fantasy per bambini e ragazzi che usciranno nel Regno Unito entro la fine del 2012, pubblicati da Thames River Press.

Il poeta Michael Tolkien, il più vecchio tra i nipoti dell'autore di ''Lo Hobbit'', ha scritto due racconti ispirati da storie che il nonno gli leggeva quando era piccolo. Non saranno in prosa ma in versi narrativi, uno stile amato da Michael Tolkien, già autore di sei raccolte poetiche. Gerald Dickens, il pronipote dell'autore di ''Oliver Twist'', leggerà i due testi per la versione audio dei libri.

giovedì 19 aprile 2012

Prove di salto

Non è facile
no, non è facile

Eppure cerco di superare
l'asticella
alzata di nascosto
da ignoti arbitri
che mi porto dentro

Lo so, li conosco
sorrideranno
ai miei goffi tentativi
di nascondere
il tremore

Con l'indice puntato
verso le mie debolezze
inviteranno altri
ad unirsi
al divertimento

Quell'ostacolo
impossibile
fermerà lo slancio

Ma la voglia
di provare
tornerà presto
sotto i panni del sogno


by C.

mercoledì 18 aprile 2012

Come muoiono i giornali locali

Lo spiega Matthew Engel sul Financial Times riflettendo sugli ultimi rantoli del Chronicle & Echo, il quotidiano di Northampton, la sua città natale. Il problema vero non è tanto l'insipienza manageriale - un consiglio a tutti: quando la proprietà comincia a parlare di platform neutral publishing è il momento di fare le valigie - o il mercato pubblicitario che si restringe sempre di più, ma il fatto che i legami tra la gente che vive nelle città non sono più quelli di un tempo. E allora il giornale locale - che ti parla della festa dell'Avis e che ti elenca i nati e i morti del tuo quartiere - non serve...

 [...] local newspapers thrive best where the roots are deepest. Rural weeklies (rural dailies in the US) still hold their own. And conventional local journalism doesn’t work on the web because readers have their own agenda – they want to hear news of what and whom they know: “Hey, the post office is closing! . . . Oh, old Mr so-and-so has died! . . . Aah, that kid from No 39 scored the winner!” You have to flick the printed pages to find your own private headlines. Northampton is now a town of blow-ins and drop-bys, there because it’s easy to get out of, living in anonymous estates, barely knowing their neighbours. They have no need of a local paper or even an iPad app. In the event of flood, pestilence or plague, the BBC is far more useful. The Chron now sells less than 20,000 [ne vendeva 50.000].

... i giornali locali prosperano meglio dove le radici sono più profonde. I settimanali rurali (quotidiani rurali negli Stati Uniti) continuano a sopravvivere. E il giornalismo tradizionale locale non funziona sul web perché i lettori hanno una propria agenda - vogliono leggere notizie su argomenti che conoscono: "Ehi, l'ufficio postale sta chiudendo ... Oh, il vecchio signor Tal dei Tali è morto! ... Aah, quel ragazzo del nr. 39 è il vincitore!". Ora devi scorrere le pagine per trovare i titoli: Northampton è una città satellite, dov'è facile vivere una vita anonima, a malapena sapendo chi è il propro vicino. Non c'è quindi bisogno di un giornale locale o di un'app iPad. In caso di alluvione, pestilenza o piaga, la BBC è molto più utile. Il Chron ora vende meno di 20.000 copie...

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Tristi haiku di primavera

stagione delle piogge:
i miei capelli di nuovo
intorno al pallido viso


Matsuo Bashõ

è primavera:
una collina che non ha nome
velata nel mattino

Matsuo Bashõ

la primavera parte:
pianto tra gli uccelli e lacrime
negli occhi dei pesci

Matsuo Bashõ

Scrivere è un po' come sognare

John Banville è uno scrittore autentico. Gli si riconosce una prosa precisa e fredda. Il suo ultimo romanzo, pubblicato in Italia da Guanda, è "Un giorno d'estate". Lo abbiamo incontrato a Roma, nel corso della rassegna Libri Come. E abbiamo potuto chiedergli qualcosa del suo ultimo romanzo, ma anche come nascono i suoi libri, chi sono i personaggi che narra. E molte altre cose.

Che libro è "Un giorno d'estate"? Cosa racconta?Il tema centrale di Un giorno d'estate è la vita di famiglia, anche se in una versione un po' distruttiva, se vogliamo dire così. Il libro si apre con un apparente suicidio di un magnate della stampa, di nome Dick Jewell, che poi si rivela quasi subito non essere stato per niente un suicido. E a questo punto viene chiamato all'opera il mio anatomopatologo, il dottor Quirke, con la sua spalla, l'Ispettore Hackett. E i due si mettono sulle tracce di chi ha commesso questo gesto misterioso.

Quando scrive i suoi libri? Ha degli orari dove è più ispirato? Come nascono i suoi libri?
Guardi, temo proprio che come romanziere, come scrittore, sono molto noioso. Ho dei rigorosissimi orari d'ufficio: scrivo ogni giorno dalle 9.30 alle 18, ogni giorno il mio pranzo è a base di tè, pane e formaggio. Una noia mortale come modello, un po' così, un po' deludente. Ma nella mia mente accadono ogni sorta di avventure incredibili, sfrenate, imprevedibili. Questa in fondo è la gioia dell'essere scrittore: uno fa un sacco di esperienze nella propria mente. È assolutamente come dormire, uno sta lì, addormentato, e tu dici: "quello è morto", oppure "ha perso i sensi". In realtà nella sua mente sta vivendo, mentre dorme, ogni sorta di eventi, anche prodigiosi. Scrivere è veramente molto come sognare.

Chi sono i personaggi dei suoi romanzi?
Sa delle volte mi sorprendo a sospettare che tutti i miei personaggi alla fine siano me. Perché in fondo è l'unico criterio, l'unico parametro che posseggo. Forse di può dire che tutti i miei personaggi sono ciascuno in parte una versione di me. Per esempio, in questo mio ultimo libro che è un giallo, è uno della mia serie di libri gialli, la figlia dell'anatomopatologo è un personaggio da cui sono totalmente affascinato. Probabilmente perché lei è me e io sono lei. Il mio agente dice che io sono innamorato di questa ragazzina. Ma no, non è così. È che lei è me e io sono lei!
In generale posso dire che i personaggi di uno scrittore, perlomeno di questo scrittore che vi parla, non so da dove provengono, probabilmente vengono da brandelli, da frammenti della vita quotidiana, è un po' come i personaggi dei nostri sogni, ci vengono da esperienze, conoscenze, visioni della nostra vita quotidiana che poi però lo scrittore assembla facendo una sorta di mostro alla Frankenstein e poi gli dà una piccola scarica elettrica, e si alzano e camminano!

Cosa deve avere un romanzo per togliere il sonno al lettore?Guardi penso che gli esseri umani non abbiano mai perso, né mai perderanno il desiderio di sentirsi raccontare delle storie. È una cosa molto primitiva se vuole ed è quello che fanno tutti i romanzieri a qualsiasi titolo. È un desiderio profondo, molto forte che tutti provano o hanno provato quantomeno: c'è una storia, una vicenda al centro dell'Ulisse di Joyce... Voglio dire che tutta la letteratura si rivolge a questo bisogno profondo che abbiamo di sentir raccontare storie. E io faccio questo di mestiere, racconto storie così, storie che la gente vuole stare sveglia la notte a leggere.

fonte: Il Libraio.it

martedì 17 aprile 2012

Il Pulitzer non va a nessuno

Nessun vincitore nella narrativa ma due premi ai nuovi media di Internet: assegnando i riconoscimenti annuali la giuria del premio Pulitzer fotografa i cambiamenti in atto nel mondo della comunicazione che vedono i romanzi in affanno mentre la scrittura online è in piena fioritura.

Nell’elenco dei premi spicca la mancanza di un vincitore nella sezione narrativa, perché, per la prima volta in 35 anni, nessun libro è stato ritenuto meritevole dell’ambito riconoscimento. I tre finalisti nella gara per aggiudicarsi la definizione di «distinto autore, preferibilmente impegnato nella descrizione della vita americana» erano Denis Johnson con Train Dreams , un romanzo sul vecchio West in cui il terrore si sovrappone alla compassione, Karen Russell con Swamplandia , l’avventura di una famiglia eccentrica raccontata da un’eroina di 13 anni, e lo scomparso David Foster Wallace con il postumo The Pale King che esplora burocrazia e noia negli ambienti di lavoro americani.

Ma la giuria li ha ritenuti tutti inadatti a essere incoronati con la somma tradizionale di 10 mila dollari, ripetendo la formula «No Award» che era stata adoperata per l’ultima volta nel 1977...
fonte: Maurizio Molinari

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Gli appetiti sessuali del Dr. Jekyll

Robert Louis Stevenson (1850-1894) cancellò alcuni dettagli 'hard' dal suo capolavoro ''Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde'', facendo sparire dall'opera finita ad esempio le connotazioni sessuali del medico e chimico Henry Jekyll che nel suo laboratorio "in segreto era schiavo di certi appetiti'' perversi.

Così lo scrittore scozzese lo descriveva in una versione del suo romanzo, poi pubblicato nel 1886, che sarà esposta per la prima volta alla British Library di Londra dall'11 maggio al 25 settembre 2012. Lo studio della bozza del manoscritto del 1885, fitta di correzioni e annotazioni, rivela i ripensamenti di Stevenson, la trasformazione del racconto per renderlo meno sinistro, meno inquietante e soprattutto meno esplicito sui piano dei gusti e dei vizi sessuali, per non urtare la sensibilità dei lettori dell'epoca vittoriana.

Una prima bozza del ''Dr. Jekyll e mr. Hide'' fu bruciata da Stevenson su richiesta di sua moglie, che era rimasta scandalizzata dall'ardimento di certe scene dopo che il marito gli aveva chiesto un parere. Il romanziere riscrisse il libro due volte in sei settimane e la versione del 1885 che andrà in mostra alla British Library segnala i tormenti del suo autore fin dalle numerose correzioni presenti nelle sue pagine, volte a far sparire i comportamenti sessuali del protagonista. Jamie Andrews, curatore della mostra, sottolinea soprattutto la cancellazione di una frase riferita da Jekyll: ''Fin dai primi anni, io divenni segretamente schiavo di certi appetiti''.

fonte: AdnKronos

lunedì 16 aprile 2012

Se tu vedessi...

C'è troppa nebbia tra i nostri di dentro.
Arrivano solo volatili particelle di energia.
Dalla turbina mossa dal vento, dei nostri cervelli.

Anche quando mi scrivi tutto finisce contro il marmo freddo del divieto.
Come il vapore che ti esce dalla bocca. E vedi solo nel gelo.
Non c'è scampo. Tutto taglia la ghigliottina già insanguinata.

Anche fiori d'amore non ancora sbocciati.
E pensieri costretti al giogo.
E matite colorate spezzate. Dalla disperazione.

Se tu vedessi quanto vedo di me.
Se la mia mano potesse sfiorarti. Sarebbe quello il momento giusto.
Per fuggire. E non voltarmi più.

Tenere in eterno con me. Il profumo di un peccato mai commesso.
by C.

Donna completa

Donna completa, mela carnale, luna calda,
denso aroma d'alghe, fango e luce pestati,
quale oscura chiarità s'apre tra le tue colonne?



Quale antica notte tocca l'uomo con i suoi sensi?
Ahi, amare è un viaggio con acqua e con stelle,
con aria soffocata e brusche tempeste di farina:
amare è un combattimento di lampi
e due corpi da un solo miele sconfitti.

Bacio a bacio percorro il tuo piccolo infinito,
i tuoi margini, i tuoi fiumi, i tuoi villaggi minuscoli,
e il fuoco genitale trasformato in delizia
corre per i sottili cammini del sangue
fino a precipitarsi come un garofano notturno,
fino a essere e non essere che un lampo nell'ombra...

Neruda

L'alba dei libri

Dov'è stato pubblicato il primo Corano in arabo? Il primo Talmud? Il primo libro in armeno, in greco o in cirillico bosniaco? Dove sono stati venduti il primo tascabile e i primi bestseller? La risposta è sempre e soltanto una: Venezia.

Ai primi del Cinquecento Venezia era una multinazionale del libro, con le più grandi tipografie del mondo, in grado di stampare in qualsiasi lingua la metà dei libri pubblicati nell'intera Europa. Committenti stranieri ordinavano volumi in inglese, tedesco, ceco, serbo. Appena pubblicati, venivano diffusi in tutto il mondo.

In "L'alba dei libri" Alessandro Marzo Magno racconta la straorinaria avventura imprenditoriale e culturale della prima industria moderna. La Serenissima resterà la capitale dei libri finché la Chiesa, che considerava la libertà di stampa un pericolo, non riuscirà a imporre la censura dell'inquisizione. Pietro Aretino, prima star dell'industria culturale e prototipo degli intellettuali italiani, da idolo delle folle diventerà un reietto.

E la libertà di stampa cercherà  nuovi rifugi nell'Europa del Nord.

domenica 15 aprile 2012

Lettere inedite di Hemingway con le lacrime per la morte del suo gatto

Quindici lettere, dodici delle quali inedite, scritte da Ernest Hemingway (1899-1961) al suo amico veneziano Gianfranco Ivancich, di venti anni più giovane del Premio Nobel per la letteratura, sono entrate a far parte degli archivi della John F. Kennedy Presidential Library and Museum di Boston, che con un comunicato ha annunciato l'acquisto avvenuto nel novembre scorso e che va ad integrare la già cospicua Ernest Hemingway Collection.

Le lettere fanno parte di una corrispondenza portata avanti dallo scrittore americano anche nel corso dei suoi viaggi tra Cuba e l’Africa. Il loro contenuto dispiega gli aspetti più sentimentali della personalità dell’autore, comprese le lacrime versate per la morte del suo gatto e i primi mali spirituali che lo condussero poi al suicidio.

Hemingway e Ivancich si erano conosciuti in un bar di Venezia nel gennaio 1949 e avevano legato subito, anche perché entrambi avevano sofferto ferite alle gambe durante la guerra. L’amicizia fra i due uomini si era poi estesa alla sorella di Gianfranco, Adriana, che divenne musa dello scrittore e che nel 1950 si recò a Finca Vigia, la residenza di Hemingway sull’isola di Cuba, contribuendo a ispirare “Il vecchio e il mare”, il romanzo che valse a Hemingway il Pulitzer e il Nobel.

sabato 14 aprile 2012

Spunti di sopravvivenza da 15 mamme che pedalano sul web

Il mommy blogging è un fenomeno in netta espansione ormai da qualche anno. Definirlo del web è riduttivo: semmai è una realtà importante che dà voce e spazio a una nuova generazione di mamme che scrivono e condividono la loro contemporaneità, fatta di lavoro, famiglia, gioie e difficoltà.

Il web è frequentato da più "pancioni" di quanto non lo siano i corsi preparto, e "Hai voluto la carrozzina?", libro edito da Fabbri, ne è la dimostrazione. Tra le sue pagine, 15 mamme 2.0, tanto fragili quanto determinate, tanto volenterose quanto "imperfette", raccolgono in un manuale pratico e divertente utili consigli su come affrontare la maternità, dal fatidico test di gravidanza all'inevitabile cambio dei pannolini.

Un utile e divertente libretto che aiuta a superare il primo senso di vertigine da test positivo e ad affrontare il tuffo nella vita nuova insieme al proprio bebè. Il risultato? Una chiacchierata in amicizia, con tante donne che nulla hanno da insegnare ma tanto da condividere. Proprio come nel più riuscito dei blog.

Libri in (s)vendita

2400 documenti della biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco (TN) provenienti da tutte le sezioni delle biblioteca (narrativa e saggistica per adulti, per ragazzi e bambini; guide turistiche; enciclopedie) in vendita a prezzi di sicuro interesse.
Si tratta del materiale selezionato dai bibliotecari per non possedere più i requisiti necessari per far parte del patrimonio pubblico, in quanto superato, usurato o semplicemente presente in più copie, e che un’apposita delibera della Giunta comunale ha «sdemanializzato». Le pubblicazioni sono a disposizione delle associazioni che operano sul territorio e delle istituzioni scolastiche allo scopo di consentirne la visione e l’eventuale acquisto; la vendita al pubblico si svolge lunedì 16 aprile dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 a Casa Collini, all’interno del cortile della biblioteca, presso Palazzo dei Panni. Informazioni al numero di telefono 0464 583657 o all’indirizzo e-mail arco@biblio.infotn.it.


La proposta fa parte delle iniziative della XIV Settimana della Cultura, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, cui i Comuni di Arco e Riva del Garda aderiscono congiuntamente attraverso AltoGardaCultura, il Servizio di attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda, assieme alla biblioteca civica di Riva del Garda e al MAG, dal 14 al 22 aprile. La Settimana della Cultura ha lo scopo di avvicinare il grande pubblico alla più grande ricchezza del Paese: il patrimonio artistico e culturale. Nel rispetto dei princìpi ispiratori dell'iniziativa, le proposte sono tutte ad ingresso gratuito. Il cartellone di Arco e Riva del Garda prevede non solo spettacoli, laboratori, matinée musicali, presentazioni di libri, visite guidate, ma anche anteprime di sicuro interesse: ad Arco l'apertura del nuovo spazio della «stanza del sartor» nel castello; e a Riva del Garda l'esposizione in Rocca di una sepoltura femminile d'epoca medievale rinvenuta nel sito di via Brione. Inoltre la tradizionale apertura gratuita del castello di Arco e delle due sedi del Museo Alto Garda: la Rocca di Riva del Garda e la galleria civica Segantini di Arco.

venerdì 13 aprile 2012

Spazio ai giovani al Bookstock village di Torino

Il Bookstock Village di questa edizione del Salone del Libro di Torino sarà ospitato nel Padiglione 5 di Lingotto Fiere. Il palinsesto raccoglie incontri, presentazioni, laboratori proposti dagli editori e una selezione di eventi curati dal Salone con la collaborazione di Andrea Bajani, per il programma adolescenti (sviluppato con un gruppo di 20 ragazzi di 5 scuole di Torino e 3 ragazzi di un liceo di Bucarest); Eros Miari, esperto di letteratura per bambini per il programma dedicato a bambini e ragazzi; Pierdomenico Baccalario per il progetto nuove tecnologie e laboratorio multimediale (DigiLab).

Lo spazio nasce nel 1998 all'interno del Salone uno spazio di programmazione per i lettori da 0 ai 13 anni, lo Spazio Ragazzi, che nel 2007 si trasforma nel Bookstock Village: una grande area sostenuta dalla Compagnia di San Paolo e dedicata in particolare a bambini e giovani da 0 ai 20 anni, ma che rivolge la sua programmazione a tutto il pubblico. L'intento è quello di sviluppare e promuovere il rapporto con il libro, anche in relazione alle altre forme di narrazione: l'illustrazione, il cinema, la musica; offrire una programmazione che presenti il meglio della produzione editoriale, coinvolgere i ragazzi nella progettazione e nella gestione dello spazio medesimo.

Il Bookstock Village sarà fatto di un'Arena 300 posti. Cuore degli appuntamenti del Bookstock Village e uno Spazio Book 90 posti. Spazio per eventi a media capienza. Sono previsti degli Spazi laboratori, ben 8 per la programmazione di incontri e laboratori con autori, illustratori, artisti per il pubblico delle scuole e delle famiglie. Uno spazio in particolare 'Nati per Leggere' sara' dedicato ai più piccoli. Ospita letture per scuole dell'infanzia e per bambini accompagnati dai genitori, presenta tra gli altri i libri selezionati nell'ambito del Premio Nazionale 'Nati per Leggere' e quest'anno una mostra dedicata all'albo illustrato. Uno Spazio dedicato alla redazione del BookBlog e una Libreria ragazzi con una ampia selezione di titoli per ragazzi degli editori presenti al Salone e un'offerta selezionata dell'editoria internazionale. Infine un Servizio nursery letteraria (dalle 16.30, sabato e domenica tutto il giorno).

fonte: AdnKronos

giovedì 12 aprile 2012

Apple e il cartello per tenere alto il prezzo degli eBook

La vicenda che vede da anni contrapposte Apple e Amazon, è una di quelle storie che si potrebbero raccontare in maniera lineare, distinguendo senza troppa fatica i “buoni” dai “cattivi” e trovando pure un lieto fine, soprattutto dopo che l’Antitrust ha ufficialmente accusato Apple e altri cinque grandi editori americani di aver tramato per mantenere alto il prezzo degli ebook. Sarebbe facile raccontare una storia simile, ma non sarebbe corretto. Certo, se la battaglia legale contro Apple e soci andrà in porto Amazon potrà abbassare ulteriormente il prezzo degli ebook. Ma non è detto che, nel lungo termine, ciò sia necessariamente un bene.
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"The casual vacancy" secondo Rowlings

Si chiamerà "The Casual vacancy" il primo libro di J.F. Rowlings dopo la fine della saga di Harry Potter. L'opera, è stato annunciato oggi, verrà pubblicata in tutto il mondo il 27 settembre come libro, e-book e Cd audio.

In attesa di conoscere il titolo italiano, al momento possiamo solo sapere che non si tratterà di un libro per ragazzi e che racconterà della morte inaspettata di un uomo, Barry Fairweather, nell'apparentemente idilliaco villaggio inglese di Pagford. La Rowlings aveva detto in febbraio che il nuovo libro sarà "molto diverso" dai precedenti.

fonte: AdnKronos

mercoledì 11 aprile 2012

Genitori efficaci

Tutti incolpano i genitori dei problemi dei giovani e di quelli che i giovani sembrano causare alla società. Gli esperti, alla luce delle statistiche allarmanti sul numero sempre crescente di bambini e giovani che presentano disturbi emotivi gravi, entrano nel giro della droga o si suicidano, si lamentano. "E' tutta colpa dei genitori". E quando i bambini vanno male a scuola o diventano degli emarginati irrecuperabili, insegnanti e funzionari scolastici sentenziano che "la colpa è dei genitori".


Ma chi aiuta i genitori? Quanto impegno viene profuso nell'assisterli perché diventino più efficaci nell'educare i figli? E come un genitore può scoprire i suoi errori e conoscere le possibilità alternative? Il contributo di "Genitori efficaci" di Thomas Gordon, ormai un classico utilizzato in 37 Paesi del mondo, tradotto in 18 lingue, sta proprio nel dare risposte concrete alle domande che i genitori pongono. Una ben sperimentata proposta di metodo affinché, attraverso le pratiche educative del rispetto, dell'ascolto e della collaborazione nella soluzione dei conflitti e dei problemi, anche uello della famiglia diventi un creativo spazio di democrazia.

La cultura di casa nostra

Non solo spettacoli, laboratori, matinée musicali, presentazioni di libri, visite guidate, ma anche anteprime di sicuro interesse: ad Arco (TN) l'apertura del nuovo spazio della «stanza del sartor» nel castello e una vendita straordinaria di libri dismessi nella biblioteca civica «Bruno Emmert»; e a Riva del Garda (TN) l'esposizione in Rocca di una sepoltura femminile d'epoca medievale rinvenuta nel sito di via Brione.

Inoltre la tradizionale apertura gratuita del castello di Arco e delle due sedi del Museo Alto Garda: la Rocca di Riva del Garda e la galleria civica Segantini di Arco. Così i due Comuni dal 14 al 22 aprile aderiscono alla quattordicesima edizione della «Settimana della cultura», promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali allo scopo di avvicinare il grande pubblico alla più grande ricchezza del Paese: il patrimonio artistico e culturale.


Le proposte sono a cura di AltoGardaCultura, il Servizio di attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda, assieme alla biblioteca civica di Riva del Garda e al MAG. Nel rispetto dei princìpi ispiratori dell'iniziativa, le proposte sono tutte ad ingresso gratuito.

lunedì 9 aprile 2012

"Lo spazio bianco" di Valeria Parrella

Copertina bianca. Due occhi: chiusi.

Già il titolo, "Lo spazio bianco", lascia intendere il perché di quell'immagine.

Poi, se giri il libro, sul retro, trovi: "Il fatto che mia figlia Irene stava morendo, o stava nascendo, non ho capito bene..."

E si viene subito catapultati in un diario coinvolgente che tratta un tema delicato e difficile da narrare, tremendo da spiegare: quello dei sentimenti che travolgono come un fiume in piena, le emozioni indescrivibili di una madre.

Una gravidanza non desiderata, una vita dedicata interamente all'insegnamento in una scuola di 'confine' di quella Napoli che vorrebbe emergere ma che non ci riesce.

Una figlia nata prematura, una maternità sofferta. Toccante.

Speranza e voglia di vita. Chi ci è passato, in quelle stanze d'ospedale, asettiche, inviolabili, conosce, capisce e rivive ogni singola sfumatura di quelle emozioni assurde e belle.

Libro scorrevole, questo di Valeria Parrella, nonostante il linguaggio usato sia quello della 'Napoli di strada'.

"Nato in un giorno azzurro": ed impari ad amare la Vita

Il 37 è grumoso come semolino, l'89 è neve che cade, i numeri primi sono lisci come ciottoli. Il 31 gennaio 1979, il giorno della sua nascita, è azzurro, come lo sono il 9 e tutti i mercoledì. Così Daniel vede i numeri: come forme e colori che si combinano in calcoli mentali istantanei

Daniel Tammet, una persona davvero incredibile, speciale... di quelle che Baricco non esiterebbe a descrivere come "con l'ombra d'oro".
Quali sono i segreti di Daniel? Una forma di autismo chiamata sindrome di Asperger che si accompagna ad epilessia, e qualità fuori dal comune tra cui una memoria pazzesca, una capacità strabiliante nell'apprendere le lingue straniere e nello svolgimento a mente di complesse operazioni matematiche. A questo si aggiungono però le difficoltà nell'affrontare la vita e la società. Daniel è un bambino molto solo, tanto a casa - nonostante sia il primo di nove figli - quanto a scuola, timido e tormentato dai bulli. Anche la sua vita da adulto è costellata da grandi e piccole difficoltà che con coraggio, e spesso con successo, affronta a viso aperto.

"Nato in un giorno azzurro" è un trionfo all'essere umano nonostante la 'malattia' e la 'diversità', un viaggio nella psiche di un genio, la storia di una vita vissuta apprezzando le piccole vittorie quotidiane. Ma soprattutto è un libro che ricorda che, a dispetto di qualunque malattia e difficoltà, la fiducia, la perseveranza e l'Amore sono la chiave per una vita appagante e felice.

Italiani, popolo di analfabeti (e le buone pratiche per la lotta all'ignoranza)

L'Unesco definisce l'analfabetismo come la condizione di "una persona che non sa né leggere né scrivere, capendolo, un brano semplice in rapporto con la sua vita giornaliera".

Analfabeta è in tale accezione un termine semplice, generico, non concernente il percorso scolare dell'individuo. Tuttavia, dividere il mondo in letterati e illetterati semplifica eccessivamente la natura dell'alfabetizzazione. Oggi la definizione di analfabetismo è diventata più complessa e si basa fondamentalmente sulla capacità dell'individuo di decifrare l'ambiente e partecipare alla vita della società in cui vive.

Statisticamente si tende a rilevare quell'insieme di abilità relative all'alfabetismo che può essere applicato in modo funzionale in attività tipiche della vita quotidiana, come per esempio leggere gli orari dell'autobus o usare un computer.

Anche in Italia l'analfabetismo è un problema: il 29% degli italiani non sarebbe in grado di padroneggiare la propria lingua mentre il 33% presenterebbe quello che viene chiamato "analfabetismo di ritorno", cioè sarebbe formato da soggetti che, dopo aver imparato a leggere e a scrivere, sono ridiventati analfabeti per scarsa o nulla dedizione alla lettura negli anni successivi a quelli della scuola.
E ancora: il 71% della popolazione si troverebbe a non possedere un sufficiente livello di comprensione di un testo di media difficoltà, sarebbe cioè sotto il livello minimo di capacità di lettura, mentre un 5%sarebbe del tutto incapace di capire lettere e cifre. Un altro 33% sarebbe, pur sapendo leggere, riuscirebbe a "decifrare" solo testi elementari, risultando esposto a forte rischio di regressione verso l'analfabetismo (fonte: Tullio De Mauro, linguista).


La narrazione e la lettura ad alta voce ai bambini già in tenera età sono tuttavia strumenti utilissimi e validi per la lotta contro l'analfabetismo, per favorire lo sviluppo comunicativo nei più piccoli ed alimentare e sostenere stabilmente in loro l'interesse e l'amore per la lettura.

domenica 8 aprile 2012

L'umorismo che fa bene

Una ragione per cui i bambini amano e si divertono con le rime e le filastrocche senza senso è che esse si discostano dal linguaggio comune, trasgredendone le regole. Contravvenire ai comportamenti normali è fonte di divertimento!

Un importante ingrediente per contribuire a gestire positivamente lo sviluppo della personalità di un bambino è rappresentato dall'umorismo. Il senso del divertimento comincia a presentarsi precocemente: già intorno al terzo o quarto mese di vita. Nello sviluppo del senso dell'umorismo tuttavia, il passaggio fondamentale si verifica attorno ai 15 mesi, quando il bambino acquisisce la capacità di immaginare e di fingere. E' in questa età che il piccolo comincia ad apprezzare gli scherzi di chi gli sta vicino, a tentare di imitarli, e che il senso del divertimento viene stimolato da cose e accadimenti incongrui che non possono essere accettati come veri, possibili, logici, abituali: l'illustrazione di una persona che indossa delle scarpe come se fossero guanti, di un pesce con gli occhiali, di un gatto rosa a pois gialli, ecc.

Inserisco in questo post, random, alcuni titoli di libri che possono tornare utili per stimolare il senso dell'umorismo nei bambini... Due risate in compagnia di mamma e papà sono la ricetta migliore per una sana crescita!

sabato 7 aprile 2012

Le mille sterline di Jules Verne

Una rara prima edizione del romanzo dello scrittore pioniere della fantascienza è stata venduta per quasi 1.000 sterline da un negozio di beneficenza: è "Un mistero Antarctic" di Jules Verne scritto più di un secolo fa come risposta ad un altro romanzo di un autore leggendario, Edgar Allan Poe.

Una prima edizione in inglese del libro di Verne, donato alla Oxfam di Aberdeen cinque anni fa e venduto per 975 sterline online , ha già fatto segnare un record al negozio. Il libro, pubblicato nel 1898 da Sampson Low Marston & Co, racconta la storia di un viaggio intorno alle remote isole Kerguelen nell'Oceano Indiano meridionale. E fu la risposta al romanzo scritto nel 1838 da Poe "Le avventure di Arthur Gordon Pym di Nantucket".

fonte: AdnKronos

L'arte di sfornare

Cucinare è il modo migliore per “scacciare la solitudine e la nostalgia”, scrive Annia Ciezadlo nel suo I giorni del miele e dello zenzero. Sarà, certo è che raccontare di antichi ricettari riemersi inaspettatamente dal cassetto o dalla memoria sembra un ottimo modo per poter vendere una storia, e non solo il solito manuale di cucina.

A dare un occhio alla produzione editoriale degli ultimi tre mesi si scopre infatti che sul tema (dai manuali ai romanzi, passando per divertissement come Parlami d’amore ragù) sono stati stampati oltre 120 titoli, più di uno al giorno. Ma non è solo una questione di numero di uscite. In ballo, soprattutto, ci sono le vendite.

Prendete il caso di Simonetta Agnello Hornby. Di libri ne ha sfornati due in poco meno di un anno. L’ultimo si intitola La cucina del buon gusto  ed è in classifica da diverse settimane. Chiuso il quaderno “un po’ sbiadito” e macchiato da “ditate di strutto della nonna” che nel precedente Un filo d’olio aveva garantito fasti notevoli alle casse, la scrittrice ha continuato a pescare nella memoria familiare, convincendosi che preparare tramezzini da servire col tè delle cinque non è affatto male. Dedicarvisi, al contrario, è “uno sfogo di rabbia, energia repressa, dolore nascosto”, un tentativo di ripescare i ricordi di un tempo. Quasi meglio di una seduta di analisi.

Il ricettario come feticcio dunque? Forse. Se non altro è una petit madeleine cui aggrapparsi, come nelle Ricette di famiglia di Roberto Barbolini, il più sobrio e letterario di questi romanzi, dove fra una lepre arrosto e una torta di riso si racconta la storia di una provincia che non c’è più, animata da nonne coi capelli bianchi tinti di azzurro e baby-sitter che si chiamano ancora tate...

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fonte: Filippomaria Battaglia - Panorama.it

venerdì 6 aprile 2012

Insolventi di tutto il mondo unitevi!

C'è un libro che andrebbe fatto leggere al commesso del grande magazzino quando propone 36 comode rate mensili per lo schermo in 3D, o al dipendente del servizio clienti che chiama per offrire un nuovo abbonamento con sms illimitati notturni, o al bancario che consiglia un fido quando il rosso ha passato il segno. Un libro che dovremmo sfogliare soprattutto noi stessi, quando siamo pronti a ricorrere alle rate e ai finanziamenti perché c'è la lavatrice da cambiare, la vacanza esotica a cui non rinunciare, il nuovo iPad da provare anche se la connessione 4G Lte in Europa non funzionerà mai.

Insolventi! (Bompiani) è uno dei migliori tra le centinaia di libri di denuncia del capitalismo che negli ultimi anni proliferano nelle librerie. Scritto da un anonimo riparato in Asia, sulle rive del Mekong, per sfuggire ai debiti, Insolvables! fece molto rumore quando uscì in Francia, circa un anno fa, perché esprimeva alla perfezione il senso di disgusto, insofferenza e tradimento che molti cittadini provano di fronte alle promesse mancate di un sistema che ha portato alla rovina la Grecia e molte vite personali nell'Occidente sviluppato...

fonte: Stefano Montefiori - Il Corriere della Sera online

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